Un risultato che riporta il museo fiorentino sopra ai livelli di affluenza pre-pandemia

Si è conclusa con oltre 8100 visitatori, in crescita del 62% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, la mostra 'Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini', ospitata al Museo Marino Marini di Firenze dal 13 settembre al 7 gennaio.
    
Un risultato, si spiega in una nota, che riporta il museo fiorentino sopra ai livelli di affluenza pre-pandemia (+3,5% rispetto al segmento settembre 2019 - gennaio 2020).

"La scelta di portare la mostra al Museo Marino Marini di 
Firenze - spiega Carlo Ferdinando Carnacini, presidente della Fondazione Marini San Pancrazio - è stata dettata dalla presenza della Cappella Rucellai, capolavoro dell'architettura rinascimentale realizzato nel XV secolo da Leon Battista Alberti e ispirato proprio al Sepolcro di Terra Santa. Ospitare i tesori di uno dei luoghi simbolo delle tre confessioni religiose, che abbiamo anche provveduto a restaurare magistralmente in Italia, a nostre spese, nei mesi antecedenti e fino agli inizi dello stesso Giubileo 2025, ha rappresentato un motivo di grande orgoglio per il nostro museo".

Per Carnacini, "questa mostra, fortemente voluta da me e dalla famiglia di Marino Marini, nasce con l'obiettivo di valorizzare ulteriormente la struttura museale e, soprattutto, di riportare l'attenzione sul nome dell'artista, fortemente compromesso dalle recenti vicissitudini legate alle diatribe legali della Fondazione pistoiese. Il successo dell'iniziativa, che ha richiamato l'attenzione non solo dei fiorentini e dei toscani, ma di tutta Italia e di una buona parte dei media internazionali, testimonia la validità della nostra intuizione". "Mi auguro che si possa continuare in futuro, con il supporto delle istituzioni, a promuovere il Museo e l'opera di Marino Marini in maniera adeguata e consona al nome e alla fama che meritano”.
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