"Servono nuove politiche abitative, nazionali e regionali: anche in Toscana non possiamo più permetterci il paradosso di avere molte case senza persone e tante persone senza casa". A dirlo è Fabio Tognoni, segretario generale del Sicet della Toscana, il sindacato inquilini della Cisl che il 18 aprile celebrerà il suo decimo congresso regionale a Firenze, nella sede della Cisl Toscana. Ai lavori sarà presente anche il segretario generale nazionale del Sicet Fabrizio Esposito.
"Casa ambiente e partecipazione, promuovere il diritto alla casa e alla città per il progresso sociale e democratico del paese" il titolo del congresso. "In Toscana resta il nodo di più di 4000 alloggi sfitti in attesa di essere destinati alle graduatorie, dopo verifica di idoneità e agibilità - sottolinea in una nota -. Nonostante la Regione Toscana abbia dato significativi segnali di operatività, destinando circa 60 milioni di euro per le politiche nel 2024 e prevedendone altrettanti nel 2025, riteniamo sia indispensabile creare ancora di più sinergie tra istituzioni, politica, sindacati, enti, per definire nuove politiche abitative promuovendo il diritto alla casa, utile al progresso sociale e democratico del paese".
Per Tognoni "serve una disciplina nazionale in grado di guidare in questo senso le varie politiche di governo a qualsiasi livello, con centri abitati a misura di uomo con maggiori servizi e spazi pubblici. Troppo pochi gli alloggi a canone sociale, troppo alti gli affitti a canone privato, senza ormai regole con costi insostenibili per le famiglie".
"Casa ambiente e partecipazione, promuovere il diritto alla casa e alla città per il progresso sociale e democratico del paese" il titolo del congresso. "In Toscana resta il nodo di più di 4000 alloggi sfitti in attesa di essere destinati alle graduatorie, dopo verifica di idoneità e agibilità - sottolinea in una nota -. Nonostante la Regione Toscana abbia dato significativi segnali di operatività, destinando circa 60 milioni di euro per le politiche nel 2024 e prevedendone altrettanti nel 2025, riteniamo sia indispensabile creare ancora di più sinergie tra istituzioni, politica, sindacati, enti, per definire nuove politiche abitative promuovendo il diritto alla casa, utile al progresso sociale e democratico del paese".
Per Tognoni "serve una disciplina nazionale in grado di guidare in questo senso le varie politiche di governo a qualsiasi livello, con centri abitati a misura di uomo con maggiori servizi e spazi pubblici. Troppo pochi gli alloggi a canone sociale, troppo alti gli affitti a canone privato, senza ormai regole con costi insostenibili per le famiglie".
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