L'Associazione Luca Coscioni ha reso noto che quattro persone in Toscana hanno presentato domanda alle rispettive Asl per accedere alla morte volontaria assistita, su un totale di 10 casi a livello nazionale. Marco Cappato, tesoriere dell'associazione, ha evidenziato l'aumento delle richieste di aiuto per la morte volontaria, sottolineando l'urgenza sociale non affrontata dal Governo e dal Parlamento.
L'associazione ha anche segnalato casi specifici in Toscana: una persona con sclerosi multipla primariamente progressiva ha ricevuto un parere negativo per il mancato soddisfacimento del requisito del trattamento di sostegno vitale, ma con pareri contrastanti all'interno delle commissioni coinvolte.
Altri casi riguardano persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva e neoplasia, le cui richieste sono state respinte o sono ancora in fase di valutazione. La questione della costituzionalità è tornata in primo piano dopo controversie legali riguardanti l'assistenza fornita a persone che hanno scelto di recarsi in Svizzera per la morte volontaria, con implicazioni legali significative per i membri dell'associazione coinvolti.
L'associazione ha anche segnalato casi specifici in Toscana: una persona con sclerosi multipla primariamente progressiva ha ricevuto un parere negativo per il mancato soddisfacimento del requisito del trattamento di sostegno vitale, ma con pareri contrastanti all'interno delle commissioni coinvolte.
Altri casi riguardano persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva e neoplasia, le cui richieste sono state respinte o sono ancora in fase di valutazione. La questione della costituzionalità è tornata in primo piano dopo controversie legali riguardanti l'assistenza fornita a persone che hanno scelto di recarsi in Svizzera per la morte volontaria, con implicazioni legali significative per i membri dell'associazione coinvolti.
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