La maggior parte dei mutui ipotecari accesi in Toscana, il 95,5%, è per l’acquisto della prima casa. A riportare il dato è il quotidiano Il Tirreno, che questa mattina analizza i dati diffusi dallo studio condotto da Kìron Partner spa e Gruppo Tecnocasa.
Secondo lo studio, condotto su base nazionale e poi analizzato per quanto riguarda la Toscana, nella nostra regione la quasi totalità dei mutui viene accesa per acquistare la prima casa, il resto viene diviso tra chi sceglie surroga o sostituzione (3%), chi lo accende per comprare una seconda casa (1,3%) e chi chiede liquidità (0,3%).
È netta anche la scelta per il tasso fisso, opzione seguita da ben il 96,9% secondo i dati citati dal quotidiano, contro l’appena 1,8% delle scelte per il tasso variabile: inoltre, secondo lo studio l’opzione del tasso fisso è cresciuta del 13,3% nel primo semestre del 2024 rispetto al secondo semestre del 2023.
La durata media del “mutuo toscano” è di 27,1 anni, dato leggermente superiore alla media nazionale (26,6), mentre l’entità media del prestito è di 124mila euro, circa diecimila in più rispetto alla media nazionale, con circa il 70% dei prestiti che va dai 50mila ai 150mila euro, mentre solo il 4% prende in prestito oltre 200mila euro.
Secondo lo studio, condotto su base nazionale e poi analizzato per quanto riguarda la Toscana, nella nostra regione la quasi totalità dei mutui viene accesa per acquistare la prima casa, il resto viene diviso tra chi sceglie surroga o sostituzione (3%), chi lo accende per comprare una seconda casa (1,3%) e chi chiede liquidità (0,3%).
È netta anche la scelta per il tasso fisso, opzione seguita da ben il 96,9% secondo i dati citati dal quotidiano, contro l’appena 1,8% delle scelte per il tasso variabile: inoltre, secondo lo studio l’opzione del tasso fisso è cresciuta del 13,3% nel primo semestre del 2024 rispetto al secondo semestre del 2023.
La durata media del “mutuo toscano” è di 27,1 anni, dato leggermente superiore alla media nazionale (26,6), mentre l’entità media del prestito è di 124mila euro, circa diecimila in più rispetto alla media nazionale, con circa il 70% dei prestiti che va dai 50mila ai 150mila euro, mentre solo il 4% prende in prestito oltre 200mila euro.
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