La provincia di Firenze registra il più alto numero di coloro che non esercitano più il mestiere

Tutte le province della Toscana hanno subito una netta diminuzione di artigiani fra il 2012 e il 2023, con singole percentuali negative dal 19 al 30%. Lo riporta una ricerca dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre su elaborazione di dati dell'Inps e di Informacamere/Movimprese riguardo al numero di artigiani intesi come titolari, soci o collaboratori familiari nell'impresa.
     
Negli 11 anni, la regione Toscana ha perso 39.060 artigiani, passando da 159.735 artigiani a 120.675, pari al -24,5%, peggio della media nazionale (Italia -22%). Nel dettaglio, è la provincia di Lucca quella che in termini percentuali ha avuto un calo di artigiani, -30, 8% (terza provincia in Italia): erano 19.447 nel 2012, risultano 13.463 nel 2023, con una diminuzione di 5.984 unità.

     
La provincia di Firenze invece è quella col più alto numero assoluto di artigiani che non esercitano più il mestiere, 9.714 unità, pari al -23,2% dai 41.942 attivi nel 2012, ai 32.228 del 2023.

     
Peggiorate, nettamente, anche tutte le altre province negli stessi 11 anni.
Massa Carrara (nono posto in Italia) ha avuto il -28,8%, perdendo 2.311 artigiani, passati da 8.016 a 5.705.
Pistoia scende da 14.395 a 10.498, sono 3.897 in meno (pari al -27,1%).
La provincia di Siena ha perso un quarto degli artigiani che aveva nel 2012 (-24,8%), ce ne sono 2.561 in meno, passati da 10.326 a 7.765, sotto la soglia psicologica dei 10.000.
Quella di Arezzo è scesa da 16.164 artigiani a 12.280, 3.884 unità (-24%).
Prato è calata da 14.899 artigiani a 11.349 (-3.550, pari al -23,8%).
La provincia di Pisa, da 15.919 a 12.414, un calo di 3.505 pari al -22%.
La provincia di Grosseto ne ha persi il 20% secco, un quinto, diminuendo da 8.764 artigiani a 7.008, pari a 1.756 unità in meno.

Infine, Livorno è la provincia toscana che in percentuale peggiora meno di tutte anche se si tratta pur sempre del -19,2%, corrispondente a un calo che va dai 9.863 artigiani del 2012 ai 7.965 del 2023 (1.898 in meno, in valore assoluto).
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