Ma si registra una diminuzione delle presenza

Un aumento medio degli arrivi del 21% nel 2023 rispetto al 2022, marcato soprattutto nei mesi invernali (+67% a gennaio). E' uno dei dati che emerge dal terzo rapporto dell'Osservatorio turistico regionale, curato dal Dipartimento di Economia dell'Università Cà Foscari e pubblicato nella sezione del sito di Toscana Promozione Turistica.
     
Riguardo alle presenze l'aumento medio si attesta a quasi il 18%, con punte nel trimestre gennaio-marzo. Il periodo estivo resta quello col maggior afflusso di visitatori: se da una parte aumentano gli arrivi, dall'altra si registra una diminuzione delle presenze in confronto all'anno precedente evidenziando una minor permanenza e un aumento dei turisti giornalieri. Rispetto alla provenienza, il turismo domestico ha evidenziato lievi aumenti sia degli arrivi (+3,09%) che delle presenze (+3,32%) in confronto al 2022 con punte nel primo quadrimestre ed una diminuzione a partire dal mese di maggio. Il dato di quello internazionale è sensibilmente più elevato: +56% gli arrivi e +42% le presenze con un aumento costante a partire da aprile.

     
Una mappa con differenti colorazioni indica la distribuzione media annuale dei punti di interesse per provincia rispetto ai comparti ricettività, affitti brevi, attrazioni e ristorazione. La provincia con la maggior densità è
Firenze. Seguono Pisa, Siena e Livorno, emerge ancora. Per ognuno dei quattro comparti sono poi riprodotti altrettanti grafici in cui sono riprodotti i valori delle tracce digitali (volume di contenuti generati) e del sentiment (grado di soddisfazione del visitatore, generalmente valutato sul gradimento dell'esperienza). Il report fa poi un'analisi più dettagliata per gli ambiti turistici più popolari: Firenze e area fiorentina, Terre di Siena, Terre di Pisa, Chianti, Maremma Toscana Sud e Costa degli Etruschi.
     
L'andamento delle due variabili per i comparti affitti brevi e ricettività evidenzia una percentuale di saturazione in calo del 1,6% rispetto al 2022 ed un aumento della tariffa media del 15% con picco massimo ad agosto. I dati delle celle telefoniche. consentono di tracciare i movimenti dei telefoni cellulari ed essere utilizzati per analizzare i flussi dei turisti, identificare le rotte di viaggio preferite e comprendere i comportamenti di movimento dei visitatori in determinate aree turistiche. Il report indica aumenti da aprile a settembre e picchi di ricezione durante la stagione estiva, in particolare nei mesi di luglio e agosto. Le provenienze degli arrivi e delle presenze sono in gran parte statunitensi (16,1 e 14,7), a seguire tedeschi (12,3 e 18,6) e francesi (6,9 e 6,2).

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