Si conclude questa sera la protesta dei lavoratori in appalto Montblanc che da due giorni hanno piazzato tre tende piazzate davanti alla boutique del brand in via Tornabuoni a Firenze, la strade delle griffe nel centro storico fiorentino "ma terminiamo la protesta lanciando una sfida alle istituzioni a prendere coraggio. Alla Regione Toscana chiediamo un atto di coraggio, che vuol dire che se si è contro lo sfruttamento bisogna allora avere il coraggio di scomodare i responsabili dello sfruttamento, che in questo caso è il fondo finanziario Richmond, proprietario del marchio Montblanc".
Così Luca Toscano di Sudd Cobas.
"Abbiamo 70 posti di lavoro bruciati da una delocalizzazione punitiva contro i lavoratori - ha aggiunto - che hanno lavorato sfruttati per anni e che si ritrovano uno stabilimento chiuso dopo che hanno ottenuto i loro diritti. In un anno e mezzo al tavolo di crisi della Regione Toscana il fondo finanziario Richmond non è mai stato convocato".
Per Toscano "c'è una risposta straordinaria, in contemporanea alla iniziativa fiorentina si sta svolgendo una giornata di mobilitazione a livello europeo con manifestazioni in varie città d'Italia ma anche a Ginevra, Zurigo, Basilea, Berlino e Lione. A Ginevra è addirittura iniziata un'iniziativa parlamentare per chiedere di iniziare a sospendere gli accordi di agevolazione fiscale al fondo finanziario Richmond, che ha proprio sede nella città elvetica, fin quando non verrà risolta la vertenza di Campi Bisenzio. Anche le istituzioni qui dovrebbero darsi una svegliata".
"Da anni montiamo le tende davanti alle aziende nelle periferie delle città - ha spiegato ancora - questa volta le abbiamo montate nel cuore più lussuoso di Firenze per evidenziare quel filo che lega quelle periferie a questo luogo. Quelli sono i luoghi di produzione di quella merce costosissima che troviamo in queste vetrine. Troviamo borse da 1700 euro, che vengono prodotte da operai che guadagnano 3 euro l'ora, e un fondo finanziario che si è appena spartito gli utili dell'anno e in un giorno solo l'azionista di maggioranza ha incassato l'equivalente di 737 anni di lavoro di un operaio in appalto".
Così Luca Toscano di Sudd Cobas.
"Abbiamo 70 posti di lavoro bruciati da una delocalizzazione punitiva contro i lavoratori - ha aggiunto - che hanno lavorato sfruttati per anni e che si ritrovano uno stabilimento chiuso dopo che hanno ottenuto i loro diritti. In un anno e mezzo al tavolo di crisi della Regione Toscana il fondo finanziario Richmond non è mai stato convocato".
Per Toscano "c'è una risposta straordinaria, in contemporanea alla iniziativa fiorentina si sta svolgendo una giornata di mobilitazione a livello europeo con manifestazioni in varie città d'Italia ma anche a Ginevra, Zurigo, Basilea, Berlino e Lione. A Ginevra è addirittura iniziata un'iniziativa parlamentare per chiedere di iniziare a sospendere gli accordi di agevolazione fiscale al fondo finanziario Richmond, che ha proprio sede nella città elvetica, fin quando non verrà risolta la vertenza di Campi Bisenzio. Anche le istituzioni qui dovrebbero darsi una svegliata".
"Da anni montiamo le tende davanti alle aziende nelle periferie delle città - ha spiegato ancora - questa volta le abbiamo montate nel cuore più lussuoso di Firenze per evidenziare quel filo che lega quelle periferie a questo luogo. Quelli sono i luoghi di produzione di quella merce costosissima che troviamo in queste vetrine. Troviamo borse da 1700 euro, che vengono prodotte da operai che guadagnano 3 euro l'ora, e un fondo finanziario che si è appena spartito gli utili dell'anno e in un giorno solo l'azionista di maggioranza ha incassato l'equivalente di 737 anni di lavoro di un operaio in appalto".
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