Dagli autisti fino all'ambito territoriale, il gm Pireddu fa chiarezza dopo le polemiche dei giorni scorsi

La protesta silenziosa messa in piedi dai tassisti fiorentini nei giorni scorsi ha acceso la discussione attorno al nodo dei trasporti, con il Comune che ha teso una mano verso la categoria annunciando una stretta contro gli abusivi, suscitando però la reazione degli Ncc.

Sulla questione è intervenuto anche il General Manager di Uber Italia Lorenzo Pireddu, che in un’intervista a La Nazione ha fatto chiarezza sulle modalità di lavoro degli autisti.

E se per quanto riguarda gli autisti impiegati, Pireddu precisa che la società ha un accordo con ItTaxi e si avvale degli Ncc con autorizzazione regolare, patente e iscrizione al ruolo dei conducenti presso la Camera di Commercio, l’ambito territoriale d’azione degli autisti Ncc è regionale, cioè spiega Pireddu gli autisti possono spostarsi da una provincia all’altra senza però muoversi da regione a regione, senza però fare “servizio di piazza”, cioè senza accettare clienti direttamente in strada.

Per quel che riguarda il prezzo, a La Nazione Pireddu spiega che il costo della corsa è calcolato dall’algoritmo e dal tassametro, e che l’app fornisce ai clienti una stima del potenziale costo della corsa, con eventuali oscillazioni in base a diversi fattori come la proporzione tra domanda e offerta.

E, spiega ancora Pireddu, proprio l’offerta è un tasto dolente, perché a Firenze l’offerta è molto più bassa rispetto alla domanda: problema che poterebbe essere risolto aumentando le licenze, anche se il punto non trova grande apertura né da parte dei tassisti né da parte del Comune, almeno fino ad ora.

Noi siamo aperti al dialogo, se serve ad aumentare e migliorare il servizio” conclude Pireddu.
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