Il bilancio del sindacato ieri riunito al Social Hub di viale Belfiore

Iscritti cresciuti del 3% nel 2024, le donne sono il 65,1%. Tempo di bilanci per UilTuCs Toscana, la categoria più grande della Uil, sigla che tutela i lavoratori del turismo, del commercio, dei servizi e della cooperazione. Ieri al Social Hub di viale Belfiore a Firenze si è riunito il consiglio direttivo regionale, col segretario generale Toscana Marco Conficconi, quello della UilTuCs nazionale Paolo Andreani e il segretario generale Uil Toscana Paolo Fantappié.
  
Tra le varie cose esaminate, sono aumentate anche le sedi di UilTuCS sul territorio regionale, ora sono otto (l'ultima aperta a Montemurlo), 19 le sedi confederali, inoltre nel 2024 sono stati svolti 139 corsi di formazione a 1.047 le lavoratrici ed i lavoratori formati.

      
"Sono numeri che premiano il nostro impegno, la nostra capacità di tutelare e la nostra passione - spiega il segretario generale di UILTuCS Toscana Marco Conficconi - ma noi vogliamo crescere ancora di più in questo 2025 e la fiducia delle lavoratrici e dei lavoratori è la soddisfazione più bella. La presenza femminile è predominante e questo è un altro grande motivo di orgoglio e soddisfazione. Come non può che essere premiante la scelta di dedicare tanto impegno sul fronte della comunicazione e della formazione".

       
Il consiglio direttivo è stato preceduto da un evento sul tema delle violenze e delle molestie nei luoghi di lavoro con rappresentazione teatrale scritta e diretta da Giulia Di Giorgio ed interpretata da Emanuele Pini e Alessandra Benni dal titolo 'Non è successo niente'.

Alessandro Bassi, coordinatore regionale settore Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro e Carmen Scavo, responsabile del Coordinamento di Genere di UILTuCS Toscana, sono intervenuti durante l'iniziativa con dati e riflessioni sul tema della sicurezza sul lavoro e con numeri aggiornati sul fenomeno delle molestie e della violenza di genere sui luoghi di lavoro. Ha preso parte al dibattito anche Samantha Merlo, segretaria nazionale UILTuCS con delega alle pari opportunità.

"Il messaggio - spiega Conficconi - è che si tratta di due fenomeni ugualmente gravi e assolutamente intrecciati tra loro. La molestia perpetrata dal collega o dal datore di lavoro è motivo di mancanza di sicurezza, di pericolo, per chi la subisce".
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