L'università di Firenze coordina la prima campagna nazionale di catalogazione del patrimonio planetologico italiano, una categoria molto particolare dei beni naturalistici del nostro Paese che riguarda il materiale extraterrestre conservato in musei e istituti di ricerca.
L'Ateneo supervisionerà la catalogazione dal punto di vista scientifico e gestionale e proseguirà fino al gennaio 2028. Le schede catalografiche confluiranno nel Catalogo generale dei beni culturali italiani, il database ufficiale gestito dal Ministero della Cultura, e saranno visibili e liberamente consultabili online, nonché fruibili internazionalmente grazie a una struttura dati compatibile con le banche dati delle istituzioni estere.
“È una novità assoluta per il nostro Paese – spiega Giovanni Pratesi, coordinatore scientifico della campagna e delegato Unifi per il programma Space it Up! –. Si tratta di un progetto che coinvolge università, enti di ricerca e ministeri, con l’obiettivo di censire in modo sistematico un patrimonio finora sfuggito ai precedenti tentativi di catalogazione”.
La campagna prevede anche la realizzazione di un corredo fotografico e digitale di livello internazionale, con immagini ottenute grazie alla tecnologia d’avanguardia in dotazione all’Ateneo.
L'Ateneo supervisionerà la catalogazione dal punto di vista scientifico e gestionale e proseguirà fino al gennaio 2028. Le schede catalografiche confluiranno nel Catalogo generale dei beni culturali italiani, il database ufficiale gestito dal Ministero della Cultura, e saranno visibili e liberamente consultabili online, nonché fruibili internazionalmente grazie a una struttura dati compatibile con le banche dati delle istituzioni estere.
“È una novità assoluta per il nostro Paese – spiega Giovanni Pratesi, coordinatore scientifico della campagna e delegato Unifi per il programma Space it Up! –. Si tratta di un progetto che coinvolge università, enti di ricerca e ministeri, con l’obiettivo di censire in modo sistematico un patrimonio finora sfuggito ai precedenti tentativi di catalogazione”.
La campagna prevede anche la realizzazione di un corredo fotografico e digitale di livello internazionale, con immagini ottenute grazie alla tecnologia d’avanguardia in dotazione all’Ateneo.
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