“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, cantava Antonello Venditti. Difficile sapere se ’Amici mai’ compaia o meno nella playlist di Daniele Pradè, ma quella frase del cantautore romano sicuramente corre e ricorre nelle ‘idee di mercato’ del ds della Fiorentina.
PALLINI. Qualcuno li chiama ‘pallini’, un modo elegante per non definirle fissazioni, ovvero tutti quei calciatori che piacciono, vengono seguiti, magari anche trattati ma che sfumano, su cui poi un club ci torna nella sessione di mercato successiva, o in quella successiva ancora (in qualche caso in quella dopo ancora e ancora e ancora). E’ il caso di Aster Vranckx che dodici mesi fa venne seguito, trattato, quasi preso ma poi sfumato, e che arriverà adesso alla Fiorentina.
PRECEDENTI. Di situazioni simili ce ne sono state una valanga. Da Lucas Torreira, che Pradè aveva seguito in praticamente tutte le precedenti sessioni di mercato, tra Firenze, Genova sponda Samp dove lo comprò nel 2016, e nuovamente a Firenze, riuscendo a portarlo in viola nel primo anno di Italiano, ma anche Rolando Mandragora, che Pradè aveva già portato all’Udinese nel 2018, e che ha preso alla Fiorentina via Juventus passando per i cavalli di ritorno che il ds gigliato aveva già preso a suo tempo e che ha riportato alla Fiorentina come Borja Valero, Badelj, Nastasic e Rosati. E poi c’è stato il ‘Gallo Belotti’, altro profilo che Pradè aveva messo nel mirino ormai da diversi anni, stando lì ‘alla proverbiale finestra’, fin da quando l’attaccante era in partenza dal Torino, ma che poi è arrivato solamente lo scorso gennaio, in prestito secco, non lasciando granché il segno.
SFUMATI. La lista di tutti quelli che nel corso degli anni sono stati accostati, trattati, ma poi sfumati è lunga. Llorente, Ylmaz, Berbatov e come dimenticare Cistana del Brescia, che ogni tanto torna a fare capolino in ottica viola. Per anni c’era stato Mattia Destro, oltre ovviamente ai vari Berardi, Moise Kean, a tratti Insigne, De Paul, Falcone del Lecce, Dia e Zaniolo... Ah, guarda caso, proprio quest’ultimo sta tornando di grande moda e se si guarda verso il Viola Park, eccolo lì, lo si nota chiaramente, c’è Daniele Pradè ‘alla finestra’.
OGGI. Poi ci sono tutti quei pallini di oggi, come ad esempio era Roberto Goretti, figura che era già stata cercata prima che in viola approdasse Nicolas Burdisso e che entrerà nei prossimi giorni nell’organigramma gigliato. E poi ci sono tutti quei calciatori che Pradè ha seguito, a volte trattato, altre quasi preso, che poi sono sfumati e che adesso tornano di moda. Detto di Vranckx, la lista si aggiorna coi vari ritorni di fiamma per Giovani Lo Celso, ma anche Fausto Vera, ma anche Retegui, che un anno fa venne sondato ma che poi finì al Genoa, perché la Fiorentina puntò su Beltran, oltre allo stesso Lucca, già da anni nel mirino di Pradè e della Fiorentina.
Un po’ lo è stato anche Milik, che però non è mai arrivato, con nuovi vecchi obiettivi che a volte fanno giri immensi, ma poi ritornano, sperando che, a differenza di altri anche sopra citati, possano non ‘floppare’, ma fare la differenza.
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