Per anni costretti a subire violenze psicologiche e fisiche, abusi, anche sessuali, e maltrattamenti. Ma alla fine la maggiore di fratelli ha deciso di denunciare i genitori, che sono stati condannati dal Tribunale di Firenze.
A raccontare la storia dei due ragazzi è questa mattina il Corriere Fiorentino: nel 2019 la figlia maggiore, dopo terribili soprusi e violenze, ha deciso di rivolgersi al giudice e denunciare i due genitori per mettere fine
ad anni di maltrattamenti.
E ciò che ha raccontato ha trovato riscontro nelle prove raccolte dagli inquirenti portando alle pesanti condanne per i due coniugi: 20 anni per il padre e 16 per la madre, con libertà vigilata per 5 anni e il divieto per 10 anni di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori, oltre che all’obbligo, ulteriore, di comunicare alle forze dell’ordine ogni loro movimento. E risarcimento sia per la figlia maggiore che per il figlio minore.
Secondo quanto riporta il quotidiano, negli anni i due genitori si sono resi responsabili di soprusi e violenze contro i figli. La maggiore veniva regolarmente picchiata e abusata sessualmente, tenuta in casa al buio e al freddo senza giocattoli e senza potersi nemmeno lavare, non poteva frequentare i compagni di scuola ed era costretta a guardare film horror. Addirittura le era negato il cibo, tanto che, aggiunge il Corriere Fiorentino, era costretta a mangiare i croccantini del gatto.
Il fratello, più piccolo e vittima anche lui delle violenze dei genitori, ha raccontato agli inquirenti di non aver mai imparato a lavarsi i denti.
Nel corso degli anni, la figlia maggiore ha tentato di dare l’allarme con dei biglietti fatti passare sotto la porta di casa senza però riuscire mai ad attirare l’attenzione dei vicini. A c
Destare sospetti, riporta il quotidiano, fu un disegno che la figlia realizzò a scuola, ma neanche allora fu possibile per gli insegnanti o i servizi sociali riuscire a fare qualcosa, dato che i genitori dissero alla bambina di dare la colpa ad un professore dicendo che la molestava.
Per un periodo i due sono stati affidati ad una comunità, ma in seguito vennero rimandati a casa: solo la malattia del padre, scrive il Corriere Fiorentino, ha potuto svelare l’orrore che si nascondeva dietro la porta di casa.
A raccontare la storia dei due ragazzi è questa mattina il Corriere Fiorentino: nel 2019 la figlia maggiore, dopo terribili soprusi e violenze, ha deciso di rivolgersi al giudice e denunciare i due genitori per mettere fine
ad anni di maltrattamenti.
E ciò che ha raccontato ha trovato riscontro nelle prove raccolte dagli inquirenti portando alle pesanti condanne per i due coniugi: 20 anni per il padre e 16 per la madre, con libertà vigilata per 5 anni e il divieto per 10 anni di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori, oltre che all’obbligo, ulteriore, di comunicare alle forze dell’ordine ogni loro movimento. E risarcimento sia per la figlia maggiore che per il figlio minore.
Secondo quanto riporta il quotidiano, negli anni i due genitori si sono resi responsabili di soprusi e violenze contro i figli. La maggiore veniva regolarmente picchiata e abusata sessualmente, tenuta in casa al buio e al freddo senza giocattoli e senza potersi nemmeno lavare, non poteva frequentare i compagni di scuola ed era costretta a guardare film horror. Addirittura le era negato il cibo, tanto che, aggiunge il Corriere Fiorentino, era costretta a mangiare i croccantini del gatto.
Il fratello, più piccolo e vittima anche lui delle violenze dei genitori, ha raccontato agli inquirenti di non aver mai imparato a lavarsi i denti.
Nel corso degli anni, la figlia maggiore ha tentato di dare l’allarme con dei biglietti fatti passare sotto la porta di casa senza però riuscire mai ad attirare l’attenzione dei vicini. A c
Destare sospetti, riporta il quotidiano, fu un disegno che la figlia realizzò a scuola, ma neanche allora fu possibile per gli insegnanti o i servizi sociali riuscire a fare qualcosa, dato che i genitori dissero alla bambina di dare la colpa ad un professore dicendo che la molestava.
Per un periodo i due sono stati affidati ad una comunità, ma in seguito vennero rimandati a casa: solo la malattia del padre, scrive il Corriere Fiorentino, ha potuto svelare l’orrore che si nascondeva dietro la porta di casa.
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