Ezio Clemente fu aggredito nella cantina del palazzo e non sulle scale, per la giovane accusata del fatto la Procura ha chiesto il giudizio

Emergono nuovi dettagli sull’aggressione a Ezio Clemente, il pensionato di 91 anni che la sera del 29 agosto fu brutalmente aggredito al ritorno a casa, dopo aver trascorso la sera ad un pub per assistere alla partita della Fiorentina contro la Puskas Akademia.

Secondo quanto riporta il Corriere Fiorentino, la Procura di Firenze, nel richiedere il giudizio immediato per la senza fissa dimora di origini rumene arrestata per l’aggressione, ha ricostruito che l’anziano fu aggredito nella cantina del palazzo in cui risiede, e non nell’androne come inizialmente ipotizzato.

Tuttavia, dato che la vittima, entrata in coma dopo il ricovero all’ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova, non ricorda nulla di quella sera, perciò fare luce sulla vicenda è molto complicato: inoltre, come spiega al quotidiano il difensore di Clemente Guglielmo Mossuto, l’anziano non si rende conto di ciò che avviene attorno a lui.

Tra i punti sui quali deve ancora essere fatta chiarezza è per quale motivo l’anziano è sceso in cantina dopo essere rientrato e cosa ci facesse lì la giovane, per il momento unica indagata per quanto avvenuto in via Maso Finiguerra.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la ragazza avrebbe aggredito Clemente derubandolo del portafogli e spingendolo a terra. Clemente si è rialzato e dopo essere rientrato in casa e aver raccontato quanto successo alla moglie e alla figlia, è andato a dormire, salvo poi sentirsi male ed essere ricoverato all’ospedale di Santa Maria Nuova.
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