Nel 2024 sono stati diversi i casi di violenza contro gli autisti di autobus e tramvia, un trend continuato anche nel 2025: a gennaio, per esempio, un’autista della T1 è stata aggredita dopo essere intervenuta per difendere una passeggera, mentre il conducente di un autobus è stato minacciato con un coltello da un passeggero.
Il Tirreno questa mattina riporta diversi episodi di violenza o minaccia avvenuti contro i conducenti dei mezzi pubblici, citando anche il caso della linea notturna Empoli-Siena, sospesa a causa delle continue aggressioni contro il personale.
Il quotidiano questa mattina riporta che nel corso del 2023 si erano verificati 34 infortuni su lavoro dovuti ad aggressioni, mentre nel 2024 sono stati 30.
Come spiega il responsabile commerciale e sviluppo di Autolinee Toscane Sandro Bartolucci, sugli autobus di AT sono state montate cabine chiuse per separare fisicamente gli autisti dai passeggeri, ed evitare così che questi possano aggredire gli operatori in servizio, e su tutti i mezzi della flotta sono state installate delle telecamere in HD che riprendono sia l’interno che l’esterno del mezzo, che una volta azionate dall’autista per mezzo di un pulsante inviano le immagini alla sala radio di AT, la quale può decidere di allertare le forze dell’ordine. Inoltre, tutti gli autobus sono geolocalizzati, quindi i soccorritori sanno dove dirigersi anche se l’autista che ha chiesto aiuto non ha fornito indicazioni.
Infine, AT ha deciso anche di impartire ai propri verificatori delle lezioni di sicurezza, che al Tirreno Bartolucci definisce “simili a corsi di autodifesa”.
Il Tirreno questa mattina riporta diversi episodi di violenza o minaccia avvenuti contro i conducenti dei mezzi pubblici, citando anche il caso della linea notturna Empoli-Siena, sospesa a causa delle continue aggressioni contro il personale.
Il quotidiano questa mattina riporta che nel corso del 2023 si erano verificati 34 infortuni su lavoro dovuti ad aggressioni, mentre nel 2024 sono stati 30.
Come spiega il responsabile commerciale e sviluppo di Autolinee Toscane Sandro Bartolucci, sugli autobus di AT sono state montate cabine chiuse per separare fisicamente gli autisti dai passeggeri, ed evitare così che questi possano aggredire gli operatori in servizio, e su tutti i mezzi della flotta sono state installate delle telecamere in HD che riprendono sia l’interno che l’esterno del mezzo, che una volta azionate dall’autista per mezzo di un pulsante inviano le immagini alla sala radio di AT, la quale può decidere di allertare le forze dell’ordine. Inoltre, tutti gli autobus sono geolocalizzati, quindi i soccorritori sanno dove dirigersi anche se l’autista che ha chiesto aiuto non ha fornito indicazioni.
Infine, AT ha deciso anche di impartire ai propri verificatori delle lezioni di sicurezza, che al Tirreno Bartolucci definisce “simili a corsi di autodifesa”.
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