Cia Toscana: 'Non possiamo più contare i lupi, ora vanno contenuti'

Un allevatore di cavalli attaccato da un lupo mentre si trovava all'interno del recinto della sua azienda agricola a Lastra a Signa, nel Fiorentino. E' quanto si spiega in una nota diffusa da Cia Toscana. L'associazione riferisce che l'allevatore ha avuto "la gamba sinistra dilaniata dalla ferocia del lupo". E' accaduto di sera, intorno alle 22. L'uomo, "assalito e aggredito", è riuscito "a salvarsi solo grazie all'intervento del proprio cane che era con lui.
    
"Credo sia giunto il momento di prendere provvedimenti seri a riguardo dell'accaduto" scrive l'allevatore sulla propria pagina Facebook, mostrando un video e immagini della gamba aggredita dal lupo, e una pozza di sangue a terra, riferisce sempre Cia.

  
"I lupi non c'è più da contarli, ma da iniziare a contenerli. La situazione non è più sostenibile, sta peggiorando sempre di più - sottolinea Valentino Berni, presidente Cia Toscana -. Questo episodio è accaduto a Lastra a Signa, ovvero non in una zona di boschi e vegetazione, ormai i lupi, come Cia ripete da tempo, sono nelle aree urbane".

"Il problema è enorme - aggiunge Berni -, c'è preoccupazione da parte degli agricoltori non solo per la tutela dei propri animali, ma ormai anche per la propria incolumità. Nelle nostre campagne non siamo più sicuri, siamo ovunque in pericolo. Non è più solo un problema economico, ma anche un problema sociale.
Quello che è successo all'allevatore, può accadere a chiunque, anche ad una persona che fa una camminata in campagna".

"L'emergenza lupo non è più rimandabile - conclude Berni -, bisogna che la politica locale e nazionale ne prenda atto e passi dalle parole ai fatti, per un vero contenimento". 
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