Biffoni: “Fatto il massimo sforzo possibile”

Aggiornamento 18:15  "Ai cittadini che a causa dell'alluvione del novembre 2023 a Prato e in Toscana hanno perso i loro cari, i sacrifici di una vita, le loro abitazioni, il lavoro, bisogna dire in maniera molto chiara se qualcosa poteva essere fatta per scongiurare tutto questo. C'è un'indagine della magistratura, che oggi ipotizza i reati di omicidio e disastro colposo a carico di 15 persone tra cui anche il sindaco di Prato Biffoni e il primo cittadino di Montemurlo Calamai". Lo dichiara in una nota la deputata della Lega, nonché commissario provinciale del partito a Prato, Elisa Montemagni.
      
"Fermo restando che per noi vale sempre il principio della presunzione di innocenza, senza entrare nel merito dell'inchiesta della procura di Prato a cui spetterà fare chiarezza ed accertare eventuali responsabilità - aggiunge -, da subito ci siamo chiesti se siano state adottate da parte dei Comuni e della Regione misure di sicurezza adeguate e se si sia lavorato sulla prevenzione che avrebbe potuto salvare vite umane".

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Aggiornamento 17:11
- "Non so se lo sapete, ma questa mattina mi hanno notificato un avviso di garanzia in relazione all'alluvione del 2 novembre 2023.Non entro nel merito, quello lo farò nei luoghi deputati.Quello che voglio ribadire è il massimo sforzo possibile, continuo, senza sosta, con un impegno costante nella gestione delle emergenze e in generale sul piano di protezione civile". Lo scrive sui propri canali social l'ex sindaco di Prato Matteo Biffoni.

"Sapete bene cosa sono stati quei giorni.155 mm di acqua venuti giù in 4 ore. Una tragedia che ha colpito la nostra città con una violenza imprevedibile, in zone mai colpite prima da fenomeni del genere", aggiunge l'esponente del Partito democratico che, tornando a ricordare quei giorni, ringrazia "ancora una volta tutti. I colleghi di giunta, i sindaci della provincia, tutto il sistema di protezione civile. Con l'impegno, il cuore e l'anima che ci abbiamo messo sempre per la nostra comunità, per il nostro territorio".

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La procura di
Prato ha concluso le indagini sulle alluvioni del novembre 2023 - che causarono la morte di due persone - ipotizzando i reati di omicidio colposo e disastro colposo per sindaci, vicesindaci e assessori dei Comuni di Prato e Montemurlo, di dirigenti tecnici e di responsabili della protezione civile di entrambi i Comuni, di figure apicali del Genio civile della Regione Toscana, dei direttori pro tempore al IV Tronco di Autostrade per l'Italia.

Indagati anche appartenenti al Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per falso ideologico in atto pubblico.Lo riporta una nota del procuratore Luca Tescaroli.

Il reato di falso ideologico è stato contestato dalla procura pratese a membri del Consorzio di Bonifica 3 del Medio Valdarno perché fecero un lavoro di "somma urgenza disposto all'indomani" delle alluvioni che avevano colpito il paese di Bagnolo di Sotto, nel comune di Montemurlo, dove il torrente Bagnolo esondò con violenza nell'abitato.      

Le alluvioni sono quelle del 2 e 3 novembre 2023. A Montemurlo (Prato) morì Alfio Ciolini, 85 anni, per l'esondazione del torrente Bagnolo annegò in mezzo metro d'acqua in casa. L'anziano viveva da solo e aveva problemi di deambulazione, cadde nella concitazione di quei momenti. A Prato la vittima fu Antonio Tumolo, 84 anni, travolto dalla piena del torrente Bardena nel quartiere di Villa Fiorita: il cadavere fu ritrovato cinque giorni dopo in un vivaio a Iolo, un altro quartiere dove lo aveva trascinato la corrente.      

Il procuratore Tescaroli riporta nella nota le vicende di un cinese di 52 anni, "in serio pericolo di vita" e "miracolosamente scampato alla morte", e quella di un italiano salvato dal coraggio di un uomo dell'Honduras che, rischiando a sua volta la vita, attraversava le acque delle esondazioni legandosi una corda intorno al corpo per andare a recuperare l'altro, in grande difficoltà per la corrente. 

Il sindaco Simone Calamai, l'assessore alla protezione civile Valentina Vespi ed alcuni tecnici del Comune di Montemurlo "hanno ricevuto a loro tutela un avviso di garanzia" dalla procura "in relazione alla conclusione delle indagini preliminari per l'alluvione del 2 novembre 2023. A questo riguardo, sia il sindaco che l'assessore esprimono piena fiducia nell'operato della magistratura" affermano in una nota.

"Siamo dispiaciuti, ma allo stesso tempo siamo tranquilli e fiduciosi, in quanto siamo assolutamente consapevoli dell'operato svolto dal Comune di Montemurlo nella terribile circostanza dell'alluvione del 2 novembre e precedentemente - dicono Calamai e Vespi - Un lavoro che abbiamo sempre portato avanti nell'interesse massimo per tutta la collettività. Il Comune di Montemurlo ha fatto tutto quello che poteva mettere in atto a tutela della sicurezza dei cittadini di fronte ad un evento di portata eccezionale, la cui evidenza è chiara a tutti".
     
L'amministrazione comunale "ha sempre svolto un lavoro puntuale e totalizzante, senza mai risparmiare un briciolo di energia di fronte alle esigenze dei nostri cittadini e del territorio - conclude la nota -. Anche in quell'occasione abbiamo fatto tutto ciò che operativamente era possibile, di fronte ad un fenomeno straordinario, come d'altronde dimostrano le ripercussioni che ha avuto e che sono andate ben al di là delle zone sotto indagine. Per questo attendiamo con fiducia l'operato della magistratura".
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