Nuova aggressione ai volontari delle Misericordie, questa volta in Mugello. L'episodio è accaduto ieri sera a Borgo San Lorenzo, dove un equipaggio era intervenuto su un codice rosso all'interno di una abitazione.
Secondo quanto riportato dalla stessa Misericordia, i volontari, arrivati prima dell'automedica della Asl, hanno iniziato le manovre in base ai protocolli, per predisporre poi il ricovero del paziente, un uomo, in ospedale. Nel frattempo è arrivato il figlio che avrebbe parcheggiato la propria auto dietro all'ambulanza impedendole di ripartire.
Invitato da un soccorritore a spostarla, ha reagito aggredendo l'autista, cercando di prenderlo a pugni e rompendogli gli occhiali da vista. Quindi, spiega ancora la Misericordia in una nota, si è scagliato poi contro gli altri soccorritori presenti, compreso il personale Asl, minacciando di "sgozzarli".
"L'episodio si commenta da solo - dice il presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana Alberto Corsinovi -. Ma evidentemente necessita di adeguate modalità di risposta sul piano della sicurezza, a tutela anche di tutti i nostri volontari. Dal luglio 2023 ho richiesto l'adozione di protocolli condivisi alle direzioni delle centrali operative 118 della Toscana per quantomeno limitare le situazioni di pericolo. Questa mattina ho contattato la prefetta di Firenze, dottoressa Francesca Ferrandino, dalla quale ho avuto rassicurazioni per un incontro urgente sulla questione".
Sull'episodio sono in corso le indagini da parte dei carabinieri di Borgo San Lorenzo per accertare la dinamica dei fatti e identificare i responsabili dell'aggressione. Secondo quanto si apprende, non era stato richiesto l'intervento immediato delle forze dell'ordine.
Attraverso un post sui propri canali social il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha voluto esprimere la propria solidarietà e condannare l'accaduto: "Massima solidarietà ai volontari della Misericordia di Borgo San Lorenzo, aggrediti mentre prestavano soccorso a un paziente in codice rosso. Ancora una volta un'aggressione nei confronti dei volontari impegnati nel soccorso sanitario. Chi salva vite non può rischiare la propria incolumità!".
Secondo quanto riportato dalla stessa Misericordia, i volontari, arrivati prima dell'automedica della Asl, hanno iniziato le manovre in base ai protocolli, per predisporre poi il ricovero del paziente, un uomo, in ospedale. Nel frattempo è arrivato il figlio che avrebbe parcheggiato la propria auto dietro all'ambulanza impedendole di ripartire.
Invitato da un soccorritore a spostarla, ha reagito aggredendo l'autista, cercando di prenderlo a pugni e rompendogli gli occhiali da vista. Quindi, spiega ancora la Misericordia in una nota, si è scagliato poi contro gli altri soccorritori presenti, compreso il personale Asl, minacciando di "sgozzarli".
"L'episodio si commenta da solo - dice il presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana Alberto Corsinovi -. Ma evidentemente necessita di adeguate modalità di risposta sul piano della sicurezza, a tutela anche di tutti i nostri volontari. Dal luglio 2023 ho richiesto l'adozione di protocolli condivisi alle direzioni delle centrali operative 118 della Toscana per quantomeno limitare le situazioni di pericolo. Questa mattina ho contattato la prefetta di Firenze, dottoressa Francesca Ferrandino, dalla quale ho avuto rassicurazioni per un incontro urgente sulla questione".
Sull'episodio sono in corso le indagini da parte dei carabinieri di Borgo San Lorenzo per accertare la dinamica dei fatti e identificare i responsabili dell'aggressione. Secondo quanto si apprende, non era stato richiesto l'intervento immediato delle forze dell'ordine.
Attraverso un post sui propri canali social il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha voluto esprimere la propria solidarietà e condannare l'accaduto: "Massima solidarietà ai volontari della Misericordia di Borgo San Lorenzo, aggrediti mentre prestavano soccorso a un paziente in codice rosso. Ancora una volta un'aggressione nei confronti dei volontari impegnati nel soccorso sanitario. Chi salva vite non può rischiare la propria incolumità!".
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