L’ex difensore, tra le altre, di Bologna e Monaco Andrea Raggi e il suo procuratore, il fiorentino Giulio Meozzi, sono ai ferri corti a causa di vecchie questioni che risalgono al passaggio di Raggi dal Bologna al Monaco.
Come riporta questa mattina La Nazione, infatti, Raggi avrebbe citato in giudizio Meozzi chiedendo la restituzione di quanto percepito proprio in occasione del passaggio ai monegaschi perché, secondo lui, Meozzi avrebbe taciuto una situazione di conflitto di interessi perché impegnato con il club biancorosso.
Secondo i giudici fiorentini, però, che ieri hanno respinto la richiesta di Raggi, all’epoca del trasferimento tra il procuratore e il Monaco era in corso un rapporto di scouting del quale, tra l’altro, il calciatore era stato messo al corrente. Inoltre, riporta La Nazione, secondo i giudici di appello non risulta esserci un evidente sacrificio per il calciatore, anche sulla base delle dichiarazioni rese alla stampa all’epoca e all’aumento dello stipendio percepito da Raggi.
Così, la richiesta di restituzione della somma di trecentomila euro è stata respinta dai giudici fiorentini.
Come riporta questa mattina La Nazione, infatti, Raggi avrebbe citato in giudizio Meozzi chiedendo la restituzione di quanto percepito proprio in occasione del passaggio ai monegaschi perché, secondo lui, Meozzi avrebbe taciuto una situazione di conflitto di interessi perché impegnato con il club biancorosso.
Secondo i giudici fiorentini, però, che ieri hanno respinto la richiesta di Raggi, all’epoca del trasferimento tra il procuratore e il Monaco era in corso un rapporto di scouting del quale, tra l’altro, il calciatore era stato messo al corrente. Inoltre, riporta La Nazione, secondo i giudici di appello non risulta esserci un evidente sacrificio per il calciatore, anche sulla base delle dichiarazioni rese alla stampa all’epoca e all’aumento dello stipendio percepito da Raggi.
Così, la richiesta di restituzione della somma di trecentomila euro è stata respinta dai giudici fiorentini.
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