Nell’ultimo sono cresciuti gli episodi di violenza, fisica o verbale, minacce e insulti contro la comunità ebraica italiana: come riporta il quotidiano La Repubblica Firenze nel 2024 sono stati 877 i casi accertati (a fronte dei 1384 denunciati), un numero decisamente superiore a quanto registrato nel 2023.
A fotografare una situazione preoccupante è il report dell’Osservatorio antisemitismo della Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) presentato ieri al circolo vie Nuove in viale Giannotti a Firenze, che segnala come anche in Toscana gli episodi di antisemitismo siano in crescita: una trentina quelli avvenuti in Toscana l’anno scorso, quattordici dei quali in provincia di Firenze.
Riporta il quotidiano citando il report, il trend è decisamente aumentato dal 7 ottobre 2023: da allora si sono moltiplicate le aggressioni fisiche come sputi o spintoni, ma anche le minacce online e i biglietti di insulti.
A sottolineare la pericolosità della situazione è stato il figlio di Liliana Segre, Luciano Belli Paci, che ieri ha partecipato alla presentazione del report in viale Giannotti: “È stata liberata una belva incontrollabile rimasta in antro per 80 anni, ora sarà difficile farla tornare nella sua grotta.”
Tra gli episodi citati dalla sociologa Guetta Betti e riportato dal quotidiano, quello di una bambina delle medie spintonata e minacciata in corridoio a scuola, colpevole di avere un babbo israeliano.
A fotografare una situazione preoccupante è il report dell’Osservatorio antisemitismo della Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) presentato ieri al circolo vie Nuove in viale Giannotti a Firenze, che segnala come anche in Toscana gli episodi di antisemitismo siano in crescita: una trentina quelli avvenuti in Toscana l’anno scorso, quattordici dei quali in provincia di Firenze.
Riporta il quotidiano citando il report, il trend è decisamente aumentato dal 7 ottobre 2023: da allora si sono moltiplicate le aggressioni fisiche come sputi o spintoni, ma anche le minacce online e i biglietti di insulti.
A sottolineare la pericolosità della situazione è stato il figlio di Liliana Segre, Luciano Belli Paci, che ieri ha partecipato alla presentazione del report in viale Giannotti: “È stata liberata una belva incontrollabile rimasta in antro per 80 anni, ora sarà difficile farla tornare nella sua grotta.”
Tra gli episodi citati dalla sociologa Guetta Betti e riportato dal quotidiano, quello di una bambina delle medie spintonata e minacciata in corridoio a scuola, colpevole di avere un babbo israeliano.
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