Caccia a gol di scorta. Sperando resti Kean

Quando la Fiorentina prese Luca Toni sul gong dell’ultimo giorno di mercato, la seconda volta ovviamente,  un po’ tutti ebbero la stessa reazione: Toni? O che gioca ancora? 
 
Domanda lecita trattandosi di un trentacinquenne che, dopo la parentesi alla Roma di rientro dal Bayern, era sparito tra Al Nasr, Juventus e Genoa segnando 8 reti in 3 stagioni tra mille problematiche fisiche. Poi, però, Luca Toni si rimise in gioco, tornò qua, mise dentro 8 reti facendo perdere la scommessa al nostro direttore David Guetta e, beffa ulteriore, a fine stagione venne giudicato ormai finito dalla stessa Fiorentina che lo aveva riportato qua. Gli venne offerto un ruolo in società, lui rifiutò, prese e andò a Verona, dove segnò 20, 22 e 6 reti nelle tre stagioni successive dove vinse pure il titolo di capocannoniere. Sì, ok, tutto ciò a cosa porta direbbe Mario Ciuffi?
 
Bè, il riferimento, ovviamente, va a Edin Dzeko e Ciro Immobile, due che negli ultimi giorni sembrano essere finiti nel mirino della Fiorentina per un ruolo che, ad oggi, sarebbe di vice-Kean in attesa che scada la clausola. Il bosniaco classe 1986, il napoletano classe 1990, rispettivamente 39 e 35 anni, di rientro dalla Turchia, che a differenza di quel Luca Toni di cui parlavamo in precedenza hanno messo a referto nell’ultima stagione 21 reti in 53 gare giocate l’ex Roma e 19 in 41 l’ex Lazio. In Turchia, sì, però. Bè, rispetto a quelli che segnò Cabral in Svizzera prima di arrivare qui…vabè, meglio non ripensarci.
 
Due profili diversi, che ormai conosciamo un po’ tutti visto i 200 e più gol segnati da Immobile in Italia tra Lazio, Torino e Genoa e gli oltre 100 di Dzeko tra Roma e Inter. Uno più prima punta, l’altro più attaccante di profondità, due che ogni volta che vedevano viola spesso facevano male.
 
Vabè, si vedrà. La cronistoria recente racconta di due centravanti che non hanno alcuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo, che non hanno perso il vizio del gol, che magari saranno pure un po’ in là con gli anni, sì, ma val bene ricordare che Beltran e Kouame sono molto più giovani, ma loro col gol ci hanno litigato da ragazzi. E quando non c’è stato Kean, o comunque quando Moise non è stato al top, arrivederci ai sogni di gloria.
 
Perciò, ecco, aspettiamo a dargli di bolliti. Perché, come insegna il Toni bis…

 
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