Tassi fino al 300% per prestito a stireria orientale

Un 42enne finito agli arresti domiciliari e un divieto di dimora a Prato, Pistoia e Firenze per altri due indagati: sono le misure cautelari eseguite oggi dalla squadra mobile di Prato, che ha effettuato anche una serie di perquisizioni, per un'inchiesta per un caso di usura all'interno della comunità cinese.

La vittima è una donna orientale di 33 anni che a giugno scorso, spiega in una nota la procura, ha deciso di collaborare con gli inquirenti denunciando il prestito ricevuto a condizioni usurarie per rinnovare le attrezzature della stireria aperta nella città toscana due anni fa insieme al marito, e le intimidazioni che avrebbe subito dai destinatari delle misure cautelari, suoi connazionali, per ottenere la restituzione dei soldi. Secondo quanto spiegato i tassi avrebbero toccato quasi il 300% a fronte di un prestito iniziale di 20.000 euro.

    
Il 42enne finito agli arresti domiciliari risulta tra l'altro essere già stato condannato, riferisce la procura, a dieci anni di reclusione in via definitiva per un tentato omicidio commesso il 29 aprile 2015 a Prato "ricollegato alla mancata restituzione di somme di denaro, derivanti da forniture di stupefacenti, e porto di armi, e asseritamente coinvolto il 29 agosto 2022 in una sparatoria verificatasi all'interno del locale M2 in via dei Confini.

    
La donna avrebbe anche ricevuto minacce di morte dirette nei suoi confronti e dei propri bambini, ed è stata anche "rinchiusa in una stanza della base logistica gestita dal destinatario della misura degli arresti domiciliari" che le avrebbe detto "che non avrebbe più potuto vivere a Prato e costringendola a firmare un riconoscimento di debito con la minaccia di ucciderla unitamente ai propri figli. Ulteriori intimidazioni le sono state rivolte nei pressi della propria abitazione".
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