Arrivato in Italia dalla Tunisia, senza genitori, senza famiglia, senza nessuno che potesse aiutarlo. La Nazione questa mattina scrive della storia, travagliata, di un ragazzo presto scivolato nel baratro della droga e della delinquenza, arrestato e adesso a processo a Firenze.
Tutto iniziò al suo arrivo in Italia, completamente solo, e al suo ingresso in un Cas per l’accoglienza. Ma la sua vita, riporta il quotidiano, prese presto una brutta piega, fra consumo di droghe e, poi, piccoli reati che si sono trasformati in aggressioni e rapine compiuti assieme ad altre persone, anche loro minorenni o comunque giovanissimi, come lui soggetti più fragili e in condizioni sociali molto precarie.
A marzo, spiega il quotidiano, l’arresto e la carcerazione dopo aver violato l’obbligo di permanenza nel Cas disposto come misura cautelare da parte dei giudici: adesso il giovanissimo si trova sotto processo, e come riporta il quotidiano, rischia fino a dieci anni di carcere per tutti i reati commessi, fra furti, aggressioni e rapine.
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