Il tribunale ha fatto cadere le accuse di associazione per delinquere, truffa ed estorsione nel processo sulle presunte irregolarità nelle multe

Tutti assolti, al processo sui parcheggiatori abusivi e sulla presunta cancellazione irregolare di multe. Il tribunale di Firenze ha fatto cadere le accuse di associazione per delinquere, truffa ed estorsione per dieci posteggiatori abusivi e di abuso di ufficio, reato ormai abrogato, per due dipendenti comunali, una delle quali in pensione.

Il collegio, presieduto da Laura Bonelli ha accolto le richieste della pm Ornella Galeotti, che aveva ereditato il fascicolo gestito all'inizio dal collega Paolo Barlucchi, nel frattempo andato a ricoprire il ruolo di sostituto alla procura generale di Perugia. L'inchiesta era partita nel 2018 e due anni più tardi aveva portato all'arresto di un ispettore della polizia municipale e di un funzionario della Sas, la società interamente partecipata dal Comune incaricata della gestione del controllo della sosta a pagamento. L'allora pm Barlucchi aveva chiesto il rinvio a giudizio per 50 indagati.


Al termine dell'udienza preliminare, nove imputati erano stati condannati in abbreviato: le condanne piu' severe erano state inflitte al funzionario della Sas Nicola Raimondo, all'ispettore della polizia municipale Leonardo Toticchi, entrambi condannati a 4 anni e mezzo, e all'ausiliario della sosta Vittorio Sergi, condannato a 4 anni. Altre sei persone erano state assolte, tra cui, funzionario della Sas Luca Spiccia e anche Paolo Becattini, ex ispettore dei vigili urbani all'epoca dei fatti contestati capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale. Dodici persone erano state poi rinviate a giudizio. Per loro, ieri è arrivata la sentena di assoluzione. 
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