Sono stati trovati due profili social dell'uomo accusato di aver lanciato due molotov contro il consolato americano a Firenze. Le pagine Facebook sarebbero state scoperti dagli inquirenti una volta che hanno cominciato a lavorare sul cellulare sequestrato al giovane italiano, figlio di una coppia di origine giordana, sottoposto sabato scorso a fermo.
L’udienza di convalida del fermo — che è stato eseguito dai carabinieri del Reparto operativo, dai militari del Ros e dagli investigatori della Digos — si terrà nella giornata di domani. In queste ore gli inquirenti stanno lavorando sui computer sequestrati durante la perquisizione nella sua abitazione a Dicomano, in Mugello: si vuole capire se il giovane di 21 anni possa far parte di una presunta rete terroristica. Il giovane sarebbe stato immortalato dalle telecamere di sicurezza anche mentre lancia una delle due molotov per poi fare rientro in una struttura ricettiva in via Solferino.
L’udienza di convalida del fermo — che è stato eseguito dai carabinieri del Reparto operativo, dai militari del Ros e dagli investigatori della Digos — si terrà nella giornata di domani. In queste ore gli inquirenti stanno lavorando sui computer sequestrati durante la perquisizione nella sua abitazione a Dicomano, in Mugello: si vuole capire se il giovane di 21 anni possa far parte di una presunta rete terroristica. Il giovane sarebbe stato immortalato dalle telecamere di sicurezza anche mentre lancia una delle due molotov per poi fare rientro in una struttura ricettiva in via Solferino.
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