Il governo approvi "e anche alla svelta" la nuova disciplina normativa sull'artigianato. È l'auspicio che formula il presidente nazionale di Cna, Dario Costantini, parlando coi cronisti all'inaugurazione della mostra internazionale dell'artigianato a Firenze, alla Fortezza da Basso.
"Non possiamo continuare a contare gente che decide di aprire aziende con altre forme societarie- aggiunge Costantini- vivendo già un problema drammatico di giovani che faticano a sposare mestieri nei quali ci si sporca le mani. Bisogna invece raccontare ai giovani che, come Leonardo un giorno è entrato in una bottega umilmente ad imparare, anche loro devono cogliere questa opportunità, perché l'artigianato può dare anche grandi soddisfazioni economiche".
Il numero uno dell'associazione di categoria ricorda che dal 2015 a oggi in Italia si sono perse 220 mila imprese artigiane: "E questo- specifica- a causa delle varie crisi, ma anche a causa del fatto che le imprese cercano nuove forme societarie più tutelanti. Abbiamo una legge sull'artigianato che risale al 1985, quando il 93% degli artigiani è promotore dell'intelligenza artificiale e il 15% la sta utilizzando. Gli artigiani italiani sono molto più avanti di una legge del 1985, meritano dunque di essere considerati per l'attualità e per il progresso che stanno mettendo a terra nel nostro Paese, ma anche come biglietto da visita del made in Italy nel mondo".
Tornando alla manifestazione che si apre oggi, Costantini osserva: "C'è molta fierezza, però l'artigianato non deve essere solo celebrato al ministero delle Imprese un giorno all'anno o in una giornata così, ma va tutelato tutto l'anno".
"Non possiamo continuare a contare gente che decide di aprire aziende con altre forme societarie- aggiunge Costantini- vivendo già un problema drammatico di giovani che faticano a sposare mestieri nei quali ci si sporca le mani. Bisogna invece raccontare ai giovani che, come Leonardo un giorno è entrato in una bottega umilmente ad imparare, anche loro devono cogliere questa opportunità, perché l'artigianato può dare anche grandi soddisfazioni economiche".
Il numero uno dell'associazione di categoria ricorda che dal 2015 a oggi in Italia si sono perse 220 mila imprese artigiane: "E questo- specifica- a causa delle varie crisi, ma anche a causa del fatto che le imprese cercano nuove forme societarie più tutelanti. Abbiamo una legge sull'artigianato che risale al 1985, quando il 93% degli artigiani è promotore dell'intelligenza artificiale e il 15% la sta utilizzando. Gli artigiani italiani sono molto più avanti di una legge del 1985, meritano dunque di essere considerati per l'attualità e per il progresso che stanno mettendo a terra nel nostro Paese, ma anche come biglietto da visita del made in Italy nel mondo".
Tornando alla manifestazione che si apre oggi, Costantini osserva: "C'è molta fierezza, però l'artigianato non deve essere solo celebrato al ministero delle Imprese un giorno all'anno o in una giornata così, ma va tutelato tutto l'anno".
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