Nel fine settimana tre aziende a conduzione cinese, due a Prato e una a Campi Bisenzio, sono state interessate da incendi della cui origine gli inquirenti non hanno dubbi.
A scatenare le fiamme è stato qualcuno, resta ancora da accertare se materialmente si tratti della stessa mano, ma sull’origine dolosa gli investigatori non sembrano avere dubbi.
Come riporta questa mattina La Repubblica Firenze, per il procuratore di Prato Luca Tescaroli si tratta di episodi che “si inseriscono in una catena di analoghi comportamenti che interessano il territorio pratese”: secondo il quotidiano è in corso una vera e propria faida tra ditte cinesi per il controllo di settori commerciali redditizi, come la logistica e le grucce.
Degli incendi scoppiati tra sabato e domenica gli inquirenti hanno già individuato gli inneschi, ovvero pacchi destinati alla Francia e azionati a distanza con dei telecomandi, mentre sono in corso le indagini di squadra mobile e carabinieri di Prato per far luce su mandanti, esecutori e motivazioni.
I Vigili del Fuoco, racconta il quotidiano, hanno impegnato diverse ore per spengere le fiamme e bonificare le aree interessate dagli incendi.
Come spiega Repubblica, negli ultimi anni sono stati diversi gli episodi di violenza fra imprenditori cinesi, dall’incendio alla ditta Xin Shun Da di luglio scorso alla gambizzazione di quattro persone nell’agosto del 2022, gli incendi in alcune fabbriche a Montemurlo e il tentato omicidio di un imprenditore di origine cinese lo scorso luglio.
Anche per l’incendio a Campi, spiega il quotidiano, gli inquirenti sono piuttosto sicuri esista un collegamento con gli episodi di Prato.
Nel corso degli anni, spiega Repubblica, diverse inchieste, tra cui una della Dda di Firenze, hanno fatto luce sulla spietata guerra che si sta combattendo per i controllo di un settore molto redditizio.
A scatenare le fiamme è stato qualcuno, resta ancora da accertare se materialmente si tratti della stessa mano, ma sull’origine dolosa gli investigatori non sembrano avere dubbi.
Come riporta questa mattina La Repubblica Firenze, per il procuratore di Prato Luca Tescaroli si tratta di episodi che “si inseriscono in una catena di analoghi comportamenti che interessano il territorio pratese”: secondo il quotidiano è in corso una vera e propria faida tra ditte cinesi per il controllo di settori commerciali redditizi, come la logistica e le grucce.
Degli incendi scoppiati tra sabato e domenica gli inquirenti hanno già individuato gli inneschi, ovvero pacchi destinati alla Francia e azionati a distanza con dei telecomandi, mentre sono in corso le indagini di squadra mobile e carabinieri di Prato per far luce su mandanti, esecutori e motivazioni.
I Vigili del Fuoco, racconta il quotidiano, hanno impegnato diverse ore per spengere le fiamme e bonificare le aree interessate dagli incendi.
Come spiega Repubblica, negli ultimi anni sono stati diversi gli episodi di violenza fra imprenditori cinesi, dall’incendio alla ditta Xin Shun Da di luglio scorso alla gambizzazione di quattro persone nell’agosto del 2022, gli incendi in alcune fabbriche a Montemurlo e il tentato omicidio di un imprenditore di origine cinese lo scorso luglio.
Anche per l’incendio a Campi, spiega il quotidiano, gli inquirenti sono piuttosto sicuri esista un collegamento con gli episodi di Prato.
Nel corso degli anni, spiega Repubblica, diverse inchieste, tra cui una della Dda di Firenze, hanno fatto luce sulla spietata guerra che si sta combattendo per i controllo di un settore molto redditizio.
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