Siglato tra le parti in Regione l'accordo per lo stabilimento Amadori di Monteriggioni che prevede tutele anche per i 23 lavoratori a tempo indeterminato; gli impegni dell'azienda per la reindustrializzazione del sito; l'intervento della Regione con specifiche misure sia a sostegno dei lavoratori (incentivo per la ricollocazione e formazione) sia per la ricerca del reindustrializzatore e a supporto del possibile futuro piano di impresa; la conferma infine dei ristori e delle tutele per i lavoratori avventizi; outplacement a carico dell'azienda a disposizione per tutti i lavoratori, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato. L'intesa al termine del tavolo che si è tenuto ieri in Palazzo Strozzi Sacrati.
"La soluzione di questa vertenza è importante sia per il ruolo svolto dalla Regione che per il profilo produttivo di un territorio che seguo con particolare attenzione", ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. A gestire il tavolo Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali, supportato dalle strutture di Arti e unità di crisi. Presenti il sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini e il presidente della Provincia David Bussagli; l'azienda e i sindacati di categoria. Durante la trattativa, si spiega in una nota, sono intervenute le strutture della Regione che hanno verificato la praticabilità dell'ammortizzatore sociale per sei mesi che l'azienda chiederà per i 23 dipendenti a tempo indeterminato, oltre a un incentivo all'esodo pari a 10 mensilità. Per il capitolo reindustrializzazione del sito si è già dato avvio ad alcune prime azioni, cominciando dal primo incontro, proprio oggi, tra l'azienda e la direzione competitività e l'ufficio per l'attrazione di investimenti della Regione insieme a Comune e Provincia. Amadori ha indicato un proprio tecnico esperto, già direttore dei siti e che oggi si occupa di 'progetti speciali' per il gruppo, di seguire la parte relativa alla reindustrializzazione di Monteriggioni e sarà incaricato un advisor specializzato. Saranno previsti sconti sull'immobile a vantaggio di chi vorrà rilevarlo ed è stato definito il bacino occupazionale dei dipendenti di Avicoop, favorendone la riassunzione presso il potenziale nuovo investitore.
"Voglio ringraziare le organizzazioni sindacali per la passione e la competenza con cui hanno lavorato al tavolo e l'azienda per aver raccolto le nostre richieste: abbiamo dovuto subire la scelta di cessare l'attività da parte di Amadori che ha comunque reso possibile un accordo innovativo soprattutto nelle parti in cui prevediamo tutele e ristori per i 180 lavoratori avventizi e cioè per coloro che non ne potrebbero usufruirne a norma di legge", ha sottolineato Fabiani. "Riuscire a tutelare nelle crisi industriali i lavoratori precari è la vera svolta che la Regione sta imprimendo insieme a sindacati e al sistema delle imprese L'accordo per gli avventizi di Amadori di Monteriggioni costituisce un altro importante precedente, al pari di quanto accaduto nel recente passato sia per gli stagionali di Ortofrutta del Mugello di Marradi, sia per i lavoratori in somministrazione di Gilbarco di Firenze - ha concluso -. Adesso tutti impegnati per dare una nuova vita industriale al sito di Monteriggioni".
"La soluzione di questa vertenza è importante sia per il ruolo svolto dalla Regione che per il profilo produttivo di un territorio che seguo con particolare attenzione", ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. A gestire il tavolo Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali, supportato dalle strutture di Arti e unità di crisi. Presenti il sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini e il presidente della Provincia David Bussagli; l'azienda e i sindacati di categoria. Durante la trattativa, si spiega in una nota, sono intervenute le strutture della Regione che hanno verificato la praticabilità dell'ammortizzatore sociale per sei mesi che l'azienda chiederà per i 23 dipendenti a tempo indeterminato, oltre a un incentivo all'esodo pari a 10 mensilità. Per il capitolo reindustrializzazione del sito si è già dato avvio ad alcune prime azioni, cominciando dal primo incontro, proprio oggi, tra l'azienda e la direzione competitività e l'ufficio per l'attrazione di investimenti della Regione insieme a Comune e Provincia. Amadori ha indicato un proprio tecnico esperto, già direttore dei siti e che oggi si occupa di 'progetti speciali' per il gruppo, di seguire la parte relativa alla reindustrializzazione di Monteriggioni e sarà incaricato un advisor specializzato. Saranno previsti sconti sull'immobile a vantaggio di chi vorrà rilevarlo ed è stato definito il bacino occupazionale dei dipendenti di Avicoop, favorendone la riassunzione presso il potenziale nuovo investitore.
"Voglio ringraziare le organizzazioni sindacali per la passione e la competenza con cui hanno lavorato al tavolo e l'azienda per aver raccolto le nostre richieste: abbiamo dovuto subire la scelta di cessare l'attività da parte di Amadori che ha comunque reso possibile un accordo innovativo soprattutto nelle parti in cui prevediamo tutele e ristori per i 180 lavoratori avventizi e cioè per coloro che non ne potrebbero usufruirne a norma di legge", ha sottolineato Fabiani. "Riuscire a tutelare nelle crisi industriali i lavoratori precari è la vera svolta che la Regione sta imprimendo insieme a sindacati e al sistema delle imprese L'accordo per gli avventizi di Amadori di Monteriggioni costituisce un altro importante precedente, al pari di quanto accaduto nel recente passato sia per gli stagionali di Ortofrutta del Mugello di Marradi, sia per i lavoratori in somministrazione di Gilbarco di Firenze - ha concluso -. Adesso tutti impegnati per dare una nuova vita industriale al sito di Monteriggioni".
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