Era il 2016 quando un uomo di settantadue anni, ricoverato da qualche giorno nell’ospedale fiorentino di Careggi, venne ritrovato senza vita in fondo ad una rampa di scale.
Come riporta questa mattina La Nazione, dalle indagini che seguirono al ritrovamento del corpo emerse che il decesso era stato causato da una violenta botta alla testa, che l’uomo aveva subito cadendo dalle scale. I familiari della vittima decisero di sporgere denuncia, accusando l’ospedale di non aver vigilato adeguatamente sull’uomo.
Accusa dalla quale, però, i giudici avevano prosciolto l’ospedale e il personale sanitario, in quanto l’uomo non presentava condizioni di salute tale da giustificare una vigilanza più stretta. Tuttavia, nonostante ciò, nella causa elativa al risarcimento del danno alla famiglia dell’uomo è stata riconosciuta una riparazione di ottocentomila euro dovuta, come spiega il quotidiano, al fatto che il paziente presentava delle condizioni di fragilità tali che avrebbero richiesto, in determinati momenti, una sorveglianza più stretta.
Come riporta questa mattina La Nazione, dalle indagini che seguirono al ritrovamento del corpo emerse che il decesso era stato causato da una violenta botta alla testa, che l’uomo aveva subito cadendo dalle scale. I familiari della vittima decisero di sporgere denuncia, accusando l’ospedale di non aver vigilato adeguatamente sull’uomo.
Accusa dalla quale, però, i giudici avevano prosciolto l’ospedale e il personale sanitario, in quanto l’uomo non presentava condizioni di salute tale da giustificare una vigilanza più stretta. Tuttavia, nonostante ciò, nella causa elativa al risarcimento del danno alla famiglia dell’uomo è stata riconosciuta una riparazione di ottocentomila euro dovuta, come spiega il quotidiano, al fatto che il paziente presentava delle condizioni di fragilità tali che avrebbero richiesto, in determinati momenti, una sorveglianza più stretta.
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