Violenza inaudita all’alba: la cagnolina è ricoverata in condizioni critiche. Il padrone rischia pene severe dopo la riforma del 1° luglio

Una brutale aggressione si è consumata giovedì mattina all’alba a Figline Valdarno, dove un uomo di poco più di trent’anni ha preso a calci la sua cagnolina di 12 anni, un bassotto di piccola taglia. L’animale, che non poteva difendersi, è stato colpito ripetutamente e ora lotta tra la vita e la morte in una clinica veterinaria. A lanciare l’allarme, scrive stamani La Nazione, sono stati i vicini, allarmati dalle urla e dai guaiti strazianti provenienti dall’abitazione. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno trovato il cane in condizioni disperate e l’uomo in evidente stato di alterazione, tanto da rendere necessario il ricovero in codice giallo all’ospedale di Ponte a Niccheri.

La cagnolina presenta gravi lesioni toraciche e addominali, difficoltà respiratorie e non riesce a nutrirsi. È stata affidata all'Enpa Valdarno e portata in una clinica specializzata, ma la prognosi resta riservata. L’uomo dovrà rispondere del reato di maltrattamento animale, aggravato dalla nuova riforma in vigore dal 1° luglio, che prevede pene più severe, inclusa la reclusione. Una violenza inspiegabile e crudele che ha scosso la comunità locale.

Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies