La perquisizione è stata eseguita questa mattina da carabinieri

Perquisito dai carabinieri, stamani, il più giovane dei sei indagati per l'omicidio di Maati Moubakir, il 17enne ucciso 'dal branco' a Campi Bisenzio (Firenze) il 29 dicembre dopo la discoteca.

Il ragazzo, un 18enne, è stato raggiunto nell'abitazione dove vive coi genitori. Secondo quanto emerge non sono stati trovati coltelli compatibili con l'omicidio, ma gli sono stati sequestrati un casco e il telefono cellulare.

Il 18enne lavora come operaio in un'industria meccanica che lavora anche per l'automotive. Il suo avvocato difensore Francesco Tesi ha nominato due consulenti medico legali per l'autopsia di domani. Il legale, nominato di fiducia due giorni fa, lo ha incontrato per ora una volta sola insieme ai genitori, una famiglia di Campi nota nel posto.

 Da quanto emerge il 18enne, alcuni giorni successivi all'omicidio, sarebbe andato dai carabinieri ed avrebbe ammesso di avere delle responsabilità nell'omicidio di Maati Moubakir. Ma, afferma l'avvocato Tesi, "sono dichiarazioni inutilizzabili in un processo, fatte con gli investigatori senza l'assistenza di un legale. E' il più giovane del gruppo, voglio farmi confermare bene da lui cosa abbia detto e se dai carabinieri ci è andato spontaneamente o convinto da qualcuno".

Il 18enne avrebbe ammesso col suo avvocato che quella sera era andato a ballare alla discoteca Glass Globe e di aver bevuto rimanendo ubriaco, negando invece, sempre col suo legale, di fare uso di droga.

 Nello studio dell'avvocato, i genitori del 18enne hanno pianto di continuo. 
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