"Abbiamo bisogno di una tecnologia a servizio dell'uomo e della sua sicurezza anche nei luoghi di lavoro. Le morti e gli infortuni sul lavoro sono una vergogna, su questo dobbiamo tutti noi fare uno sforzo per migliorare la situazione, quindi ben venga l'evoluzione tecnologica e tutto ciò che può aiutare in tal senso. In ogni caso dobbiamo pensare a una tecnologia che affianchi l'uomo ma che non lo sostituisca nelle decisioni fondamentali. Non possiamo demandare la sicurezza sul lavoro a un robot per quanto sofisticato possa essere". Così il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, intervenendo al Festival del Lavoro, in corso a Firenze.
"L'Intelligenza artificiale può essere un valido strumento per migliorare le condizioni di sicurezza, ma non dobbiamo farci illusioni - ha aggiunto -, perché in questo campo resta fondamentale il fattore umano e, con esso, la necessità di costruire un sistema regolatorio e:icace e fondato sulla valutazione dinamica delle imprese. Soprattutto bisogna coltivare la cultura della sicurezza con un'intesa attività di educazione e formazione". Per Cavallaro "il governo sta ponendo grande attenzione al tema dell'intelligenza artificiale e al suo impatto sul mondo del lavoro. È bene precisare che ancora parliamo di Ia in maniera sperimentale. Non so quando riusciremo a produrre una tecnologia così sofisticata da abbattere su larga scala il numero degli incidenti sul lavoro. Fermo restando che per noi il fattore umano resta fondamentale quindi sì alla tecnologia ma affiancata alle tradizionali".
"L'Intelligenza artificiale può essere un valido strumento per migliorare le condizioni di sicurezza, ma non dobbiamo farci illusioni - ha aggiunto -, perché in questo campo resta fondamentale il fattore umano e, con esso, la necessità di costruire un sistema regolatorio e:icace e fondato sulla valutazione dinamica delle imprese. Soprattutto bisogna coltivare la cultura della sicurezza con un'intesa attività di educazione e formazione". Per Cavallaro "il governo sta ponendo grande attenzione al tema dell'intelligenza artificiale e al suo impatto sul mondo del lavoro. È bene precisare che ancora parliamo di Ia in maniera sperimentale. Non so quando riusciremo a produrre una tecnologia così sofisticata da abbattere su larga scala il numero degli incidenti sul lavoro. Fermo restando che per noi il fattore umano resta fondamentale quindi sì alla tecnologia ma affiancata alle tradizionali".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies