Lo rende noto il sindacato Sudd Cobas, che sostiene gli operai di Campi Bisenzio

"Una protesta pacifica è stata sgomberata tra assurde minacce di arresti, spray al peperoncino puntati in faccia ai manifestanti e il fermo di Francesca Ciuffi, sindacalista del Sudd", poi rilasciata.

Lo afferma in una nota il sindacato Sudd Cobas, a sostegno degli operai in appalto Montblanc di Campi Bisenzio: "oggi a Ginevra per portare la nostra voce sotto la sede della Richemont, holding finanziaria proprietaria del brand", da dove "deve essere partito l'ordine di delocalizzare le produzioni dopo la sindacalizzazione degli operai".

    
La protesta "è durata 16 minuti, giusto il tempo per la polizia di arrivare ed attaccare operai e sindacalisti", accusa il sindacato, che dopo lo sgombero della protesta il sindacato è stato ricevuto dalla Cgas, intersindacale che riunisce tutti i sindacati ginevrini, e dal sindacato Sit. Una delegazione di lavoratori e sindacalisti si trova ancora in Svizzera, spiegano i Sudd Cobas, "per continuare la mobilitazione in occasione dell'assemblea annuale degli azionisti Richemont che si terrà a Ginevra mercoledì".

    
Secondo il sindacato, "il codice etico che formalmente il brand sostiene di avere non gli ha impedito nella sostanza di spostare la produzione, che per anni è stata fatta in via Gattinella a Campi Bisenzio, a pochi chilometri di distanza in altre aziende dove altri operai vengono sfruttati".

Da qui la richiesta di ricollocare i lavoratori "nelle attuali aziende fornitrici del brand alle stesse condizioni contrattuali ottenute con l'accordo sindacale da cui Montblanc sta provando a sottrarsi, e l'istituzione di una clausola sociale".

Per il 21 settembre si prepara inoltre un evento ai cancelli dello stabilimento di via Gattinella, con un talk sullo sfruttamento nelle filiere della moda e un concerto in solidarietà ai lavoratori. 
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies