"Dopo cinque mesi nessuna risposta, riteniamo necessario intraprendere ulteriori iniziative di mobilitazione a difesa del reddito e delle attività degli agricoltori toscani che verranno definite negli organi regionali della nostra Confederazione già convocati". Così il presidente della Cia agricoltori italiani della Toscana Valentino Berni, in una lettera al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e alla vicepresidente e assessore all'agricoltura Stefania Saccardi, per ricordare e ribadire quello che ancora non è stato fatto per il settore, nonostante numerosi incontri e promesse fatte nei mesi scorsi.
La Cia Toscana, ricorda una nota, ha iniziato una mobilitazione nel novembre 2023, poi l'assemblea regionale dello scorso 15 gennaio, alla presenza di Giani e Saccardi, quando la Cia ha presentato il documento "Salvare l'agricoltura per salvare il futuro". Quindi un successivo incontro che si è svolto il 19 febbraio alla presidenza della Regione Toscana "nel quale - sottolinea Berni - abbiamo presentato un documento contenente obiettivi e misure, per accrescere il peso economico e la forza negoziale del settore, per incentivarne il ruolo e il presidio ambientale, per mettere l'agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne, per salvaguardare i servizi e le attività sociali".
"Nell'incontro del 19 febbraio ricordiamo che fu assunto l'impegno di proporre alle organizzazioni agricole un 'Patto di legislatura sull'agricoltura' che abbiamo accolto favorevolmente ed al quale nell'incontro del 23 febbraio, promosso dalla vicepresidente, abbiamo dato il nostro assenso e disponibilità. Purtroppo, a tale impegno non è stato dato seguito, infatti, dopo l'incontro del 23 febbraio non ci sono stati ne incontri con le organizzazioni, perlomeno con la Cia, né una bozza di patto di legislatura, tantomeno atti significativi da parte della Giunta regionale, sia per affrontare le emergenze che per dare prospettive e risposte adeguate al settore". Per Berni "in tutte le occasioni abbiamo riscontrato una condivisione delle problematiche evidenziate ed al tempo stesso riconfermate da parte delle diverse rappresentanze istituzionali le volontà di assumere iniziative a difesa e tutela del settore agricolo".
La Cia Toscana, ricorda una nota, ha iniziato una mobilitazione nel novembre 2023, poi l'assemblea regionale dello scorso 15 gennaio, alla presenza di Giani e Saccardi, quando la Cia ha presentato il documento "Salvare l'agricoltura per salvare il futuro". Quindi un successivo incontro che si è svolto il 19 febbraio alla presidenza della Regione Toscana "nel quale - sottolinea Berni - abbiamo presentato un documento contenente obiettivi e misure, per accrescere il peso economico e la forza negoziale del settore, per incentivarne il ruolo e il presidio ambientale, per mettere l'agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne, per salvaguardare i servizi e le attività sociali".
"Nell'incontro del 19 febbraio ricordiamo che fu assunto l'impegno di proporre alle organizzazioni agricole un 'Patto di legislatura sull'agricoltura' che abbiamo accolto favorevolmente ed al quale nell'incontro del 23 febbraio, promosso dalla vicepresidente, abbiamo dato il nostro assenso e disponibilità. Purtroppo, a tale impegno non è stato dato seguito, infatti, dopo l'incontro del 23 febbraio non ci sono stati ne incontri con le organizzazioni, perlomeno con la Cia, né una bozza di patto di legislatura, tantomeno atti significativi da parte della Giunta regionale, sia per affrontare le emergenze che per dare prospettive e risposte adeguate al settore". Per Berni "in tutte le occasioni abbiamo riscontrato una condivisione delle problematiche evidenziate ed al tempo stesso riconfermate da parte delle diverse rappresentanze istituzionali le volontà di assumere iniziative a difesa e tutela del settore agricolo".
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