“È impossibile recuperare senza norme adeguate”

Il recupero di 16 mila laghetti privati che negli anni sono stati svuotati da normative sempre più vincolanti consentirebbe di recuperare una buona parte di quell'89% di acqua piovana che oggi va dispersa. Solo un litro ogni dieci che cadono dal cielo viene ''salvato'', la restante va a finire nel mare mentre vengono dispersi, lungo la rete idrica regionale a causa delle perdite infrastrutturali, quasi 42 litri ogni 100 immessi nella rete di distribuzione dell'acqua.
      
A dirlo è Coldiretti Toscana che, nella Giornata dell'Acqua, torna a 
rinnovare l'invito alla Regione Toscana di mantenere l'impegno preso nel 2022 con l'apertura del tavolo dell'acqua alleggerendo tutte quelle procedure di gestione, e di competenza, di migliaia di piccoli laghetti che, proprio a causa di normative pesanti e troppi vincoli, sono stati abbandonati dagli agricoltori e dagli allevatori.
      
Ad aggravare il quadro sono i lunghi periodi di siccità che si 
alternando con sempre più frequenza a violente ondate di maltempo che fanno favoriscono lo scorrimento rapido delle piogge e gli eventi alluvionali. Temi ed emergenze che Coldiretti Toscana denuncia dal 2018 quando presentò, a livello nazionale, il piano invasi per mettere in sicurezza i nostri territori, con l'acqua che diventa una fonte di accumulo di energia tra le più sostenibili in assoluto.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies