“L'impegno di tutta la comunità è quello di rispettare le regole che essa stessa si è data”

"Un esito forse scontato, visti i fatti, ma di straordinario significato politico Ponte Vecchio e la sua specificità commerciale rappresentano un patrimonio da difendere e tutelare, anche nel rispetto di una vocazione e di una esclusività che non possono essere messe in discussione". Lo sottolinea in una nota il direttore generale di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, riguardo alla decisione del Tar della Toscana sul divieto di vendere nei negozi del Ponte Vecchio di Firenze borse di pregio o altri prodotti diversi da quelli tipici del luogo, gioielli ed orologi.

"Se borse e complementi dell'abbigliamento come quelli proposti da Braccialini fossero stati vendibili nel luogo più iconico di
Firenze - chiosa Marinoni - certamente lo avrebbero fatto prima molti altri brand del territorio e non. L'impegno di tutta la comunità è quello di rispettare le regole che essa stessa si è data. E chi si affaccia in questa comunità dall'esterno è ben accetto se queste stesse regole le rispetta al pari di tutti!".

Confcommercio insieme all'Associazione Ponte Vecchio si era costituita come controricorrente nel procedimento.L'azienda Graziella Braccialini spa aveva fatto ricorso al Tar contro il Comune di
Firenze, che con il provvedimento n. 113037 del 5 aprile 2023 le aveva vietato la vendita di borse nel negozio di proprietà sul Ponte Vecchio.Ieri 16 aprile la decisione del Tar che conferma invece il divieto.
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