Va a processo l'uomo accusato del duplice omicidio di Umberto Della Nave e della moglie Dina Del Lungo, 83 e 81 anni, uccisi e bruciati nella loro abitazione di Osteria Nuova, sopra a Bagno a Ripoli (Firenze) il 5 dicembre 2023. Lo ha deciso il gup Alessandro Moneti che, su richiesta del pm Marco Mescolini, ha rinviato a giudizio Antonino La Scala con l'accusa di omicidio volontario aggravato, rapina aggravata e tentativo di occultamento di cadavere seguito da incendio. Prima udienza all'aula bunker di Santa Verdiana, davanti alla Corte d'assise di Firenze, il 5 febbraio 2025. Nessuno dei familiari delle vittime si è costituito parte civile.
Per l'accusa, La Scala e Della Nave si conoscevano, tanto che in tempi recenti il primo aveva chiesto e ottenuto in prestito una somma di denaro e anche una moto. Quel giorno, è stato ricostruito, il primo avrebbe dovuto saldare quel debito. Ma sapeva che la coppia custodiva in casa molto denaro e si sarebbe presentato nell'abitazione con l'obiettivo di portare via i soldi. La Scala prima avrebbe strangolato la donna (aveva l'osso ioide fratturato) poi avrebbe picchiato il marito. Infine per cancellare le tracce avrebbe appiccato un incendio nell'ingresso prima di fuggire.
All'inizio l'emergenza sembrò riguardare un incidente provocato da un cortocircuito. Poi l'autopsia ha svelato le botte. Le indagini della scientifica dei carabinieri, che hanno ricavato un'impronta digitale e campioni di Dna, sono risaliti a La Scala. L'uomo venne il 10 dicembre 2023.
Per l'accusa, La Scala e Della Nave si conoscevano, tanto che in tempi recenti il primo aveva chiesto e ottenuto in prestito una somma di denaro e anche una moto. Quel giorno, è stato ricostruito, il primo avrebbe dovuto saldare quel debito. Ma sapeva che la coppia custodiva in casa molto denaro e si sarebbe presentato nell'abitazione con l'obiettivo di portare via i soldi. La Scala prima avrebbe strangolato la donna (aveva l'osso ioide fratturato) poi avrebbe picchiato il marito. Infine per cancellare le tracce avrebbe appiccato un incendio nell'ingresso prima di fuggire.
All'inizio l'emergenza sembrò riguardare un incidente provocato da un cortocircuito. Poi l'autopsia ha svelato le botte. Le indagini della scientifica dei carabinieri, che hanno ricavato un'impronta digitale e campioni di Dna, sono risaliti a La Scala. L'uomo venne il 10 dicembre 2023.
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