L'assessora al lavoro della Regione è critica con il Governo

Alla riunione di ieri al ministero del Lavoro in merito alla crisi del settore moda "la ministra Calderone non c'era. Senza voler assolutamente disconoscere la professionalità e disponibilità dei tecnici del ministero", "mi aspettavo almeno la presenza della ministra o quantomeno della viceministra o del sottosegretario". Così l'assessore regionale al lavoro della Toscana Alessandra Nardini.
    
Nardini ricorda, in una nota, che "questa convocazione arriva dopo una lettera del presidente della Regione Toscana e una inviata da me a nome di tutte le Regioni, in qualità di coordinatrice della commissione formazione professionale e lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome datata 13 giugno".

"Da parte della struttura tecnica del ministero - sottolinea - è stata espressa una disponibilità ad intervenire" spiegando che "per le lavoratrici e i lavoratori delle imprese del comparto moda con più di 15 dipendenti, è a tutt'oggi possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari. Per quelle con meno di 15 dipendenti, il ministero ha dichiarato la propria disponibilità ad individuare, per un tempo limitato, uno strumento straordinario di intervento ad hoc ancora da definire".

Per Nardini "è importante che il Governo riconosca la gravità della crisi che il settore moda sta attraversando", "ci aspettiamo che venga definito lo strumento ad hoc di cui abbiamo parlato, che venga finanziato per una durata sufficiente a superare questo periodo di crisi, e che tutto questo avvenga in tempi rapidi, perché di tempo ne è stato perso fin troppo".

Critica anche Ilaria Bugetti, sindaca di Prato, il distretto più interessato dalla crisi, insieme all'assessore alle attività produttive, Benedetta Squittieri. "Dalla politica e dal governo ci aspettiamo una maggiore attenzione e una maggiore consapevolezza della situazione perché si tratta di un settore fondamentale per lo sviluppo del territorio e di tutta la regione" afferma Squittieri.
"Chiediamo poi più certezze sui tempi di erogazione di queste misure straordinarie di ammortizzatori sociali" conclude.

In un documento presentato ieri a Roma, si spiega in una nota, imprese, sindacati e Comune chiedevano tra le altre cose di dare carattere di ordinarietà al sostegno governativo per gli investimenti sulla competitività delle aziende, risorse per la cassa integrazione, la moratoria sul pagamento degli F24 e dei prestiti bancari.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies