Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa abbia causato il crollo della mensola che provocò la morte di cinque operai

Quasi un anno è trascorso dal crollo al cantiere Esselunga di via Mariti, nel cuore di Firenze, che costò la vita a cinque operai.

Gli inquirenti, racconta questa mattina La Nazione, hanno accertato che l’incidente fu causato dal cedimento di una mensola sulla quale poggiava una trave del piano più alto. Tuttavia, riporta il quotidiano, su cosa abbia causato il cedimento della trave ancora non c’è chiarezza, se un errore di progettazione, di esecuzione o odi montaggio.

Su cosa abbia scatenato il crollo fu disposta una perizia i cui risultati però, spiega ancora il quotidiano, non sono stati resi noti.

L’attenzione degli investigatori si concentra anche su un altro filone di indagine parallelo a quello relativo alle cause del crollo, ovvero sul rispetto della normativa anti infortuni sul lavoro, per cercare di individuare eventuali falle nella sicurezza degli operai al lavoro nel cantiere di via Mariti attraverso la ricostruzione dell’organizzazione reciproca delle varie società che partecipavano ai lavori, tra appalti e subappalti, per capire se possano esserci delle responsabilità.

Il cantiere in cui sarebbe dovuto sorgere un nuovo supermercato è oggi completamente fermo, posto sotto sequestro e quindi inagibile: ad oggi rimane chiusa al traffico veicolare via Giovanni da Empoli, che, riporta il quotidiano, è diventata il rifugio perfetto per spacciatori e balordi.
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