Sul settore della moda "abbiamo fatto un triennio dove quasi tutti abbiamo raddoppiato il fatturato" "io sono per una crescita sana, equilibrata" e "ora stiamo riaffrontando un momento di grande riequilibrio", "dobbiamo ritrovare un vivere secondo misura, in modo equilibrato". Lo ha detto l'imprenditore umbro Brunello Cucinelli, nel corso di un incontro alla Camera di commercio a Firenze.
Secondo Cucinelli quello dei prezzi "è un altro grande tema. Credo che noi dobbiamo avere il giusto profitto. Serve ridare la dignità al lavoro operaio ed è molto difficile. Tu vai a lavorare in fabbrica: se gli uffici hanno finestre belle, la produzione non ha finestre. Questo perché siamo stati educati con un concetto: quando produci non alzi gli occhi al cielo, sennò perdi tempo. Dobbiamo fare un cambio di fondo sul lavoro operaio".
Sulla propria azienda "noi siamo quotati in borsa, siamo credibili: questo lo sento, quando affrontiamo gli investitori la prima cosa che ti dicono non ti parlano dell'azienda ma del valore dell'Italia, siamo i più grandi manifatturieri al mondo di qualità. Ma per fare manufatti di qualità, serve ridare dignità morale ed economica al lavoro manuale".
Sui ricavi del 2024, ha concluso Cucinelli, "le cose stanno andando bene, io sono contentissimo".
Sulla quantità di ore in un'azienda "io sono un sostenitore di lavorare il giusto. Noi entriamo tutti insieme alle 8, manager o non manager. Alle 13 si va a pranzo. Io faccio anche il pisolino dopo pranzo. Poi si inizia alle 14.30 fino alle 17.30, sono le giuste ore lavorative".
"Il tema è quanto realmente al lavoro noi siamo concentrati sul lavoro - ha aggiunto -. Nelle nostre riunioni nessuno usa i telefonini. Poi dopo le 17.30 ognuno va a vivere la propria vita privata. È un riequilibrio. Dobbiamo lavorare otto ore, in bei luoghi, ed avere una sostenibilità spirituale. Se io ti tratto bene tu mi tratti meglio e lavoriamo meglio, altrimenti il nostro spirito sta peggio e la creatività è ancora inferiore. Rousseau dice che tutto è creativo quando intorno è in equilibrio il Creato. Dobbiamo ritrovare un vivere secondo misura, equilibrato".
Secondo Cucinelli quello dei prezzi "è un altro grande tema. Credo che noi dobbiamo avere il giusto profitto. Serve ridare la dignità al lavoro operaio ed è molto difficile. Tu vai a lavorare in fabbrica: se gli uffici hanno finestre belle, la produzione non ha finestre. Questo perché siamo stati educati con un concetto: quando produci non alzi gli occhi al cielo, sennò perdi tempo. Dobbiamo fare un cambio di fondo sul lavoro operaio".
Sulla propria azienda "noi siamo quotati in borsa, siamo credibili: questo lo sento, quando affrontiamo gli investitori la prima cosa che ti dicono non ti parlano dell'azienda ma del valore dell'Italia, siamo i più grandi manifatturieri al mondo di qualità. Ma per fare manufatti di qualità, serve ridare dignità morale ed economica al lavoro manuale".
Sui ricavi del 2024, ha concluso Cucinelli, "le cose stanno andando bene, io sono contentissimo".
Sulla quantità di ore in un'azienda "io sono un sostenitore di lavorare il giusto. Noi entriamo tutti insieme alle 8, manager o non manager. Alle 13 si va a pranzo. Io faccio anche il pisolino dopo pranzo. Poi si inizia alle 14.30 fino alle 17.30, sono le giuste ore lavorative".
"Il tema è quanto realmente al lavoro noi siamo concentrati sul lavoro - ha aggiunto -. Nelle nostre riunioni nessuno usa i telefonini. Poi dopo le 17.30 ognuno va a vivere la propria vita privata. È un riequilibrio. Dobbiamo lavorare otto ore, in bei luoghi, ed avere una sostenibilità spirituale. Se io ti tratto bene tu mi tratti meglio e lavoriamo meglio, altrimenti il nostro spirito sta peggio e la creatività è ancora inferiore. Rousseau dice che tutto è creativo quando intorno è in equilibrio il Creato. Dobbiamo ritrovare un vivere secondo misura, equilibrato".
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