Per l'accusa i sequestratori sono in collegamento con un avvocato

La madre di Maria Denisa Adas, secondo quanto appreso, è indagata per false informazioni rese al pm, nell'ambito del sequestro della figlia 30enne, di origini romene, scomparsa a Prato la notte tra il 15 e 16 maggio. La donna è stata accompagnata nella notte da Prato a Roma ed ha assistito all'ispezione da parte dei carabinieri, di Prato e Firenze, nella sua abitazione romana. Gli inquirenti avrebbero tratto dall'ispezione degli elementi che sono ora al vaglio dei magistrati.


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Le indagini sulla scomparsa a
Prato di Maria Denisa Adas, trentenne di origine romena, hanno "delineato l'ipotesi in fase di verifica che la stessa sia stata sequestrata a Prato nella notte tra il 15 e il 16 maggio 2025, da un gruppo di romeni in collegamento con un professionista. Al fine di verificare la fondatezza della stessa, quest'ufficio ha disposto un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro nei confronti della madre della vittima, che è stata eseguita questa notte a Roma" dai carabinieri. Così la procura di Prato in una nota. Il professionista sarebbe un avvocato da quanto appreso.


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Proseguono senza sosta le ricerche di Denisa Maria Adas, la trentenne di origine rumena della quale da giovedì sera si sono completamente perse le tracce.

Come scrive questa mattina La Repubblica Firenze, le ricerche si stanno per il momento concentrando sulla zona dei Lecci e del lago Alcali. non distante dal residence in cui la donna alloggiava, servendosi anche di elicotteri, cani molecolari, perquisizioni e analisi della stanza in cui la giovane alloggiava e nella quale sono rimasti alcuni effetti personali, ma non i telefoni, le chiavi e le valigie.

Per il momento la procura di Prato non esclude alcuna pista, concentrandosi sull’ipotesi di un sequestro di persona. Come riportato già nei giorni scorsi, un cliente in un bar ha dichiarato di aver sentito Denisa dire “se mi trovano mi ammazzano”.

Repubblica riferisce inoltre che su un’app di messaggistica, su un gruppo di colleghe di Denisa, un’utente ha scritto “ci hanno fatto le cose peggiori”, oltre a un appello per Denisa.

Tutti i messaggi, scritti in anonimato, sono ora al vaglio della procura, che oltre agli ultimi movimenti della donna sta cercando di ricostruire anche la sua rete di relazioni personali e professionali, per cercare di capire se possa esserci qualcuno che volesse farle del male.

Come scrive il quotidiano, a La Vita in Diretta Maria Cristina Paun, la madre di Denisa, arrivata a Prato, ha lanciato un appello: “Siamo disperati, penso che qualcuno l’abbia rapita. Aiutatemi a trovarla, vogliamo informazioni”. Oltre alla madre, gli investigatori hanno ascoltato anche due amiche della donna, mentre per il momento di un cliente del quale Denisa aveva messo in guardia le amiche segnalandolo come molesto è stato confermato un alibi.

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