A presentarlo è stato l'ex consigliere comunale Mario Razzanelli: 'Il progetto non è stato sottoposto a Via'

Dopo i ricorsi respinti dai giudici amministrativi, Mario Razzanelli ha presentato un esposto in procura contro la linea della tramvia Libertà - Bagno a Ripoli, alla vigilia dell'avvio dei cantieri, perché "il progetto da realizzare non è stato sottoposto alla preventiva Valutazione di impatto ambientale".
    
Nell'agosto 2024, il Consiglio di Stato aveva bocciato in via definitiva il ricorso dell'ex consigliere comunale contro la delibera con cui l'assemblea fiorentina aveva dichiarato non assoggettabile a Via (necessario per i progetti edilizi e infrastrutturali) il progetto della nuova linea tramviaria 3.2. I giudici di Palazzo Spada avevano confermato la sentenza del Tar e accolto le ragioni di Palazzo Vecchio e della società Tram di Firenze che erano stati chiamati in causa.

Ieri Razzanelli ha presentato l'esposto invitando la procura a compiere "gli accertamenti che dovesse ritenere opportuni e/o necessari". Nella denuncia espone i risultati di un'analisi dell'impatto della nuova linea tramviaria sulla viabilità che ha commissionato alla società Undeed.It.

Secondo quanto emerso dallo studio, con il sottodimensionamento dei parcheggi scambiatori, peggiorerebbe la viabilità: "alla diminuzione di una corsia in uscita da piazza della Libertà verso viale Matteotti corrisponde un abbattimento ridicolo dei flussi di veicoli pari a circa 60 veicoli nello scenario più ottimistico".
Analoga situazione in viale Matteotti e in viale Giannotti.

Secondo Razzanelli: "tutte queste criticità configurano impatti certi negativi del progetto, che non sono stati valutati né in sede di screening di Via, né nella sede tipica della Via del tutto pretermessa". Inoltre, secondo Razzanelli, l'incremento della "stazionarietà del traffico veicolare potrebbe determinare un aumento dell'inquinamento acustico e atmosferico".
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