“C’è un punto della Faentina dove le verghe dei binari sono sospese nel vuoto perché il terrapieno che le sorreggeva si è dissolto”. Non usa troppi giri di parole il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani nel descrivere le condizioni in cui si trova la linea ferroviaria Faentina.
I danni sono stati estesi ma, come riporta il Corriere Fiorentino questa mattina, citando le parole del governatore, diversificati: perché se le linee tra Borgo San Lorenzo e San Piero a Sieve e Pontassieve hanno sì subito danni, ma potrebbero comunque riaprire la settimana prossima, per il tratto fra Borgo San Lorenzo e Faenza i tempi potrebbero essere molto più lunghi.
La situazione molto difficile che i comuni del Mugello stanno affrontando dopo l’eccezionale ondata di maltempo della settimana scorsa ha portato Giani a proporre un piano speciale per l’area, per convogliare sul Mugello le risorse necessarie per la messa in sicurezza e gli interventi infrastrutturali richiesti dalla situazione.
E mentre per mercoledì 26 marzo è stata convocata una riunione con tutti i sindaci del Mugello e dell’Alto Mugello, a preoccupare di più le istituzioni e i cittadini è il rischio di nuove frane in un territorio reso fragile dal maltempo e che si prepara ad affrontare una nuova perturbazione.
In attesa che la Faentina possa riaprire, scrive il Corriere Fiorentino, ora la priorità è aprire la viabilità alternativa per evitare che il territorio possa rimanere isolato: rimuovere le frane sul passo della Colla, sulla Bolognese e tra Vaglia e Fontebuona, e portare a termine la strada fra Calenzano e Paterno.
Nel mentre, per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, che potrebbe mobilitare molte più risorse rispetto a quelle che può mettere in campo la sola Regione, si attende il passaggio della nuova perturbazione.
I danni sono stati estesi ma, come riporta il Corriere Fiorentino questa mattina, citando le parole del governatore, diversificati: perché se le linee tra Borgo San Lorenzo e San Piero a Sieve e Pontassieve hanno sì subito danni, ma potrebbero comunque riaprire la settimana prossima, per il tratto fra Borgo San Lorenzo e Faenza i tempi potrebbero essere molto più lunghi.
La situazione molto difficile che i comuni del Mugello stanno affrontando dopo l’eccezionale ondata di maltempo della settimana scorsa ha portato Giani a proporre un piano speciale per l’area, per convogliare sul Mugello le risorse necessarie per la messa in sicurezza e gli interventi infrastrutturali richiesti dalla situazione.
E mentre per mercoledì 26 marzo è stata convocata una riunione con tutti i sindaci del Mugello e dell’Alto Mugello, a preoccupare di più le istituzioni e i cittadini è il rischio di nuove frane in un territorio reso fragile dal maltempo e che si prepara ad affrontare una nuova perturbazione.
In attesa che la Faentina possa riaprire, scrive il Corriere Fiorentino, ora la priorità è aprire la viabilità alternativa per evitare che il territorio possa rimanere isolato: rimuovere le frane sul passo della Colla, sulla Bolognese e tra Vaglia e Fontebuona, e portare a termine la strada fra Calenzano e Paterno.
Nel mentre, per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, che potrebbe mobilitare molte più risorse rispetto a quelle che può mettere in campo la sola Regione, si attende il passaggio della nuova perturbazione.
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