Per il Consiglio di Stato il Csm ha sopravvalutato i titoli di Spiezia: adesso l’organo di governo della magistratura dovrà scegliere se nominare un nuovo procuratore o ricorrere in Cassazione

Il Consiglio di Stato, massimo grado della giustizia amministrativa in Italia, ha ribaltato la sentenza di primo grado emessa dal Tar del Lazio accogliendo i ricorsi presentato dal procuratore di Civitavecchia Alberto Liguori e della procuratrice generale di Salerno Rosa Liguori contro la decisione del Consiglio Superiore della
Magistratura di nominare Filippo Spiezia all’ufficio di procuratore capo di Firenze.

Secondo i giudici del Consiglio di Stato, infatti, il Csm, nella sua decisione, avrebbe eccessivamente valutato l’operatore di Spiezia nell’Eurojust, un’agenzia dell’Unione Europea che si occupa di coordinare le attività di indagine e investigative nell’ambito di reati particolarmente gravi come il terrorismo o la criminalità organizzata, non valorizzando adeguatamente le esperienze professionali dei due ricorrenti.

I giudici hanno quindi annullato la nomina di Spiezia a procuratore capo di Firenze.

Gli scenari possibili, adesso, sono due: o il Csm deciderà di impugnare la sentenza del Consiglio di Stato davanti alla Corte di Cassazione oppure si riunirà per nominare un nuovo procuratore per l’ufficio di Firenze.
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