La Fiorentina deve reagire

In situazioni molto differenti, questo va detto, ma quella di Verona al Bentegodi è stata spesso un crocevia che ha segnato le stagioni della Fiorentina.
 
L’ultima volta fu con Vincenzo Italiano nel febbraio 2023, quando la squadra viola arrivò al Bentegodi con una classifica che si stava facendo assai deficitaria, un successo che mancava da più un mese e mezzo, riuscì ad allontanare gli spettri di una zona retrocessione che rischiava di avvicinarsi pericolosamente.
 
Da lì in poi Italiano riuscì a rimettere in piedi la stagione, arrivando in due finali e risalendo fino all’ottavo posto, che volle dire qualificazione alla Conference League per via della squalifica della Juve. Anche con Iachini, nell’aprile del 2021, a Verona arrivò una vittoria chiave per la lotta salvezza, sofferta, la prima per Beppe dal suo ritorno a Firenze, che valse il +8 sul Cagliari terzultimo.
 
Senza scomodare mostri sacri del passato, quella col Verona fu l’ultima vittoria in Serie A della AC Fiorentina, con Morfeo e Adriano, prima della retrocessione e del fallimento.
 
Anche al Franchi ci sono stati incroci col Verona che sono stati a loro modo dei bivi per le stagioni della Fiorentina. Il ko per 1-4 che rimediò la squadra di Pioli con doppietta di un giovanissimo Kean la ricordano ancora in molti. Fin qui la storia. Poi c’è l’oggi.
 
Anche quella di domenica è un crocevia chiave per la stagione della Fiorentina. Almeno stavolta non c’è in palio la salvezza, ma se la squadra di Palladino non riuscisse a vincere coi gialloblu di Zanetti, se dovesse confermare la prestazione orribile vista col Como domenica scorsa, allora sì che ci sarebbe da preoccuparsi.
 
Non tanto per tracolli pericolosi, quanto perché vorrebbe dire che questa Fiorentina non sta guarendo, con conseguente corsa all’Europa, League o a quel punto anche (ancora) Conference che si metterebbe decisamente più in salita. Non tanto per il gap, quanto per il trend che la truppa gigliata sta avendo. Nelle ultime 10 gare, infatti, solo 4 squadre hanno fatto meno punti della Fiorentina. In caso di passo falso anche a Verona sarebbero 11 le partite in cui la squadra di Palladino sta raccogliendo poco. E, tra l’altro, meritando quanto sta raccogliendo.
 
Per questo a Verona conta solo vincere. E’ fondamentale. Un bivio. Da non sbagliare per nessun motivo.


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