Tra pochi giorni, molti dei giocatori che la Fiorentina aveva ceduto in prestito faranno ritorno al Viola Park, ma difficilmente troveranno spazio nella rosa di Stefano Pioli. Il problema principale non è solo il numero dei rientri — ben 20 calciatori — ma l'impatto che questi avranno sul monte stipendi, un parametro da tenere sotto strettissimo controllo per rispettare i vincoli imposti dal Fair Play Finanziario.
Sette di questi rientri rappresentano una voce importante nel bilancio economico della società, avendo un ingaggio netto superiore al milione di euro: Kouamé percepisce 1,7 milioni, seguono Brekalo, Ikoné e Nzola con 1,5 milioni, Barak con 1,4, Sottil con 1,1 e Valentini con 1. A questi si aggiungono Sabiri e Christensen, che guadagnano 800mila euro, e Infantino con 400mila. Complessivamente, si tratta di un peso netto da 11,7 milioni, che lordi si traduce in una cifra quasi doppia e che, a partire dal 1° luglio, graverà in modo significativo sul bilancio della società.
In quest’ottica, la priorità per la Fiorentina non sarà tanto quella di vendere per fare cassa — la liquidità non manca — quanto piuttosto di ridurre i costi fissi legati agli stipendi, così da potersi permettere nuovi innesti con profili anche importanti ma economicamente sostenibili.
Uno degli obiettivi in mediana resta Bernabé del Parma: il club emiliano ha già ricevuto i primi sondaggi da parte dei viola, ma la valutazione da 25 milioni ha spinto la dirigenza a guardarsi intorno in cerca di alternative più convenienti. La Fiorentina punta ad aggiungere almeno due nuovi centrocampisti, e l’idea è quella di regalarne uno a Pioli già entro il raduno estivo.
Tra i nomi più concreti c'è quello di Hamed Junior Traorè, che nel 2019 era vicinissimo alla maglia viola ma non superò le visite mediche nel trasferimento previsto dall’Empoli. Dopo una stagione positiva in prestito all'Auxerre — dove ha segnato 10 gol e fornito 2 assist in 26 partite — l’ivoriano è tornato al Bournemouth, che è disposto a cederlo per una cifra tra i 10 e i 15 milioni di euro. Il suo ingaggio rientra nei parametri viola e il giocatore, tecnico e versatile, rappresenta un profilo ideale per gli schemi di Pioli.
Oltre a Traorè e Bernabé, il club toscano tiene sotto osservazione anche Richard Rios del Palmeiras e Morten Frendrup del Genoa. Entrambi però presentano ostacoli legati al prezzo del cartellino: il colombiano, protagonista al Mondiale per Club, è valutato circa 30 milioni e per ora la società attende segnali di apertura su un possibile sconto. Situazione simile per il danese, seguito già da gennaio: il Genoa all’epoca fissò un prezzo elevato, ma i buoni rapporti tra i due club — rinsaldati dall’operazione Gudmundsson — potrebbero favorire una futura trattativa.
In sintesi, la Fiorentina è chiamata a un’estate di equilibri tra alleggerimento del monte ingaggi e innesti funzionali, con l’obiettivo di consegnare a Pioli una rosa qualitativamente all’altezza e sostenibile dal punto di vista economico.
Sette di questi rientri rappresentano una voce importante nel bilancio economico della società, avendo un ingaggio netto superiore al milione di euro: Kouamé percepisce 1,7 milioni, seguono Brekalo, Ikoné e Nzola con 1,5 milioni, Barak con 1,4, Sottil con 1,1 e Valentini con 1. A questi si aggiungono Sabiri e Christensen, che guadagnano 800mila euro, e Infantino con 400mila. Complessivamente, si tratta di un peso netto da 11,7 milioni, che lordi si traduce in una cifra quasi doppia e che, a partire dal 1° luglio, graverà in modo significativo sul bilancio della società.
In quest’ottica, la priorità per la Fiorentina non sarà tanto quella di vendere per fare cassa — la liquidità non manca — quanto piuttosto di ridurre i costi fissi legati agli stipendi, così da potersi permettere nuovi innesti con profili anche importanti ma economicamente sostenibili.
Uno degli obiettivi in mediana resta Bernabé del Parma: il club emiliano ha già ricevuto i primi sondaggi da parte dei viola, ma la valutazione da 25 milioni ha spinto la dirigenza a guardarsi intorno in cerca di alternative più convenienti. La Fiorentina punta ad aggiungere almeno due nuovi centrocampisti, e l’idea è quella di regalarne uno a Pioli già entro il raduno estivo.
Tra i nomi più concreti c'è quello di Hamed Junior Traorè, che nel 2019 era vicinissimo alla maglia viola ma non superò le visite mediche nel trasferimento previsto dall’Empoli. Dopo una stagione positiva in prestito all'Auxerre — dove ha segnato 10 gol e fornito 2 assist in 26 partite — l’ivoriano è tornato al Bournemouth, che è disposto a cederlo per una cifra tra i 10 e i 15 milioni di euro. Il suo ingaggio rientra nei parametri viola e il giocatore, tecnico e versatile, rappresenta un profilo ideale per gli schemi di Pioli.
Oltre a Traorè e Bernabé, il club toscano tiene sotto osservazione anche Richard Rios del Palmeiras e Morten Frendrup del Genoa. Entrambi però presentano ostacoli legati al prezzo del cartellino: il colombiano, protagonista al Mondiale per Club, è valutato circa 30 milioni e per ora la società attende segnali di apertura su un possibile sconto. Situazione simile per il danese, seguito già da gennaio: il Genoa all’epoca fissò un prezzo elevato, ma i buoni rapporti tra i due club — rinsaldati dall’operazione Gudmundsson — potrebbero favorire una futura trattativa.
In sintesi, la Fiorentina è chiamata a un’estate di equilibri tra alleggerimento del monte ingaggi e innesti funzionali, con l’obiettivo di consegnare a Pioli una rosa qualitativamente all’altezza e sostenibile dal punto di vista economico.
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