Scene di vera follia quelle che si sono consumate in un appartamento in via Rocca Tedalda, a Firenze, nella notte fra domenica e lunedì.
Secondo quanto riferisce questa mattina La Nazione, un uomo di 47 anni, al culmine di un litigio con la compagna, ha iniziato a colpirsi con un’arma da taglio al torace, all’altezza dello sterno, minacciando di uccidersi.
A quel punto la donna ha chiamato i soccorsi, e quando personale sanitario e carabinieri sono giunti sul posto hanno trovato l’uomo disteso a terra.
All’improvviso però il 47enne si è alzato scagliandosi contro i soccorritori, sferrando calci e pugni all’operatore del 118 e gettandosi poi contro i carabinieri, cercando di colpire anche loro con calci e pugni per poi afferrarne uno per il collo, urlandogli minacce di morte.
Come riferisce il quotidiano, l’uomo è stato ammanettato e per lui sono stati disposti i domiciliari: i soccorritori feriti hanno riportato lesioni, meatomi e contusioni, per un totale di sette giorni di prognosi.
Secondo quanto riferisce questa mattina La Nazione, un uomo di 47 anni, al culmine di un litigio con la compagna, ha iniziato a colpirsi con un’arma da taglio al torace, all’altezza dello sterno, minacciando di uccidersi.
A quel punto la donna ha chiamato i soccorsi, e quando personale sanitario e carabinieri sono giunti sul posto hanno trovato l’uomo disteso a terra.
All’improvviso però il 47enne si è alzato scagliandosi contro i soccorritori, sferrando calci e pugni all’operatore del 118 e gettandosi poi contro i carabinieri, cercando di colpire anche loro con calci e pugni per poi afferrarne uno per il collo, urlandogli minacce di morte.
Come riferisce il quotidiano, l’uomo è stato ammanettato e per lui sono stati disposti i domiciliari: i soccorritori feriti hanno riportato lesioni, meatomi e contusioni, per un totale di sette giorni di prognosi.
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