"La cosa che a me interessa più di ogni altra cosa è la costituzione della società: io ritengo che prima di tutto sia importante costruire Toscana strade, poi il quando Toscana strade incomincia a attivare il pedaggio se vogliamo è qualcosa di secondario". Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, secondo cui "il pedaggio arriviamo a ipotizzarlo perché c'è uno Stato che in questo momento in Toscana non ha visto partire un'opera pubblica da quando c'è questo governo".
Secondo il governatore toscano, che ha parlato a margine della presentazione dell'Internet festival in programma a Pisa, "l'importante è mettersi d'accordo sul metodo: affrontare la modernizzazione di quell'infrastruttura che è cruciale per la Toscana attraverso un percorso che dia a un soggetto, come a livello nazionale è Aspi e a livello regionale sarà Toscana strade, per poter concentrare l'impegno sulla progettazione, sulla definizione e la decisione di quali sono i tratti in cui possiamo arrivare alla corsia d'emergenza, i tratti in cui è possibile arrivare alla terza corsia, i tratti in cui è necessario anche ridefinire tutto il tracciato, e su quelli poi le risorse le possiamo trovare".
Peraltro, ha osservato Giani, "io sono anche al paradosso, e con questo faccio una battuta, che se lo Stato ci dà i soldi non c'è bisogno nemmeno del pedaggio: in questo momento lo Stato significa il ministro Salvini, e quindi anche il centrodestra che fa ragionamenti sul no al pedaggio".
Secondo il governatore toscano, che ha parlato a margine della presentazione dell'Internet festival in programma a Pisa, "l'importante è mettersi d'accordo sul metodo: affrontare la modernizzazione di quell'infrastruttura che è cruciale per la Toscana attraverso un percorso che dia a un soggetto, come a livello nazionale è Aspi e a livello regionale sarà Toscana strade, per poter concentrare l'impegno sulla progettazione, sulla definizione e la decisione di quali sono i tratti in cui possiamo arrivare alla corsia d'emergenza, i tratti in cui è possibile arrivare alla terza corsia, i tratti in cui è necessario anche ridefinire tutto il tracciato, e su quelli poi le risorse le possiamo trovare".
Peraltro, ha osservato Giani, "io sono anche al paradosso, e con questo faccio una battuta, che se lo Stato ci dà i soldi non c'è bisogno nemmeno del pedaggio: in questo momento lo Stato significa il ministro Salvini, e quindi anche il centrodestra che fa ragionamenti sul no al pedaggio".
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