Una squadra senza idee, a tratti imbarazzante

A due terzi della stagione si è capita una sola cosa di questa Fiorentina così altalenante nei risultati: il meglio arriva quando si deve giocare sull’avversario, evitando di fare la partita, e questo dato di fatto non è confortante per nessuno.

Poi succede che si vada in confusione se gli altri palleggiano molto bene a centrocampo e tu hai parecchi giocatori fuori ruolo, un po’ per necessità, vedo l’assenza di Kean, un po’ per scelte che vorrebbero sorprendere, vedi Fagioli dietro la punta, e che invece si rilevano fallimentari.

La tristissima gara col Como si spiega in gran parte così e si comprende benissimo lo scoramento generale.

Ci si continua a beare con la classifica, che però adesso è notevolmente peggiorata, perché dopo il recupero tra Milan e Bologna la Fiorentina rischia di diventare settima e quindi di andare nella solita Conference, se non passano in cinque in Champions.

Le responsabilità di Palladino sono evidenti, quelle della società si restringono al mancato acquisto del vice Kean perché sul resto sono state fatte ottime operazioni, ma sulla carta, perché poi il passaggio al campo è sempre molto, ma molto complicato.

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