Intervista ad Aranit Gorovelli che ci racconta la sua storia e quella dell’Autocarrozzeria

Abbiamo incontrato Aranit Gorovelli proprio all’interno dell’Autocarrozzeria GiPiErre, nel quartiere Le Cure. Aranit ci ha raccontato la sua storia e quella della storica Autocarrozzeria, che ovviamente si intrecciano (così come il suo socio Indrit).

Devo sempre ringraziare Indrit per tutto quello che ha fatto, ma facciamo un passo indietro. Nel 2010 è iniziata la mia storia con questa Autocarrozzeria, perché mi hanno mandato qui a fare un tirocinio di due mesi. Avevo 18 anni e al termine del tirocinio - racconta Aranit - avevo bisogno di lavorare, quindi ho fatto domanda qui e mi hanno subito preso, con un contratto da apprendista, da lì è iniziata la mia crescita lavorativa. Il covid ha stravolto un po’ di cose, perché purtroppo un socio ci ha lasciato in quel periodo. Io ho imparato il lavoro di carrozziere proprio qui, perché quando sono partito dal mio paese (l’Albania) non pensavo di fare questo lavoro. Questa Autocarrozzeria ha una storia importante, l’hanno creata tre soci che erano anche tre amici, belle persone che amavano lavorare, amavano questo posto e amavano la Fiorentina, anche grazie a quello io mi sono integrato nella città. Pensa che quando ero in Albania avevo preso la maglia di Batistuta, usata (difficile da trovare a causa della guerra fredda). In tutto questo però, tornando al lavoro, un ruolo fondamentale l’ha avuto il mio socio, Indrit, perché è grazie a lui che io faccio il carrozziere. Abbiamo fatto strada insieme e lui mi ha spinto a intraprendere questo percorso”.

Hai un obiettivo o un sogno nel cassetto?

Vincere il campionato con la Fiorentina”, afferma Aranit sorridendo. “Calcio a parte, spero di riuscire a trasmettere questa passione ai miei figli. In particolare al maschio perché credo che questo sia ancora un lavoro più adatto agli uomini. Il bello di questa Autocarrozzeria comunque è che rappresenta un vero punto di riferimento per tante persone del quartiere e non solo. Tanti vengono qui per un saluto, chiedono di riparare una piccola cosa, chiedono un consiglio, parlano della città, della Fiorentina e di tanto altro, questo è molto bello secondo me”.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies