"Sono sempre stato sensibile e attento verso la battaglia della Gkn. Ho ascoltato le loro istanze in questi anni. E continuerò a farlo".
A parlare è il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, in riferimento alle richieste degli operai ex Gkn di Campi, ora Qf in liquidazione. In particolare, dopo il corteo per le vie cittadine di sabato scorso, una decina di dipendenti Qf, insieme a un gruppetto di studenti pro Palestina, centri sociali e SiCobas si sono accampati nel giardino del palazzo della Regione a Novoli dove sono intenzionati a restare "finché non si aprirà una reale discussione sulla legge regionale" le parole di Dario Salvetti della Rsu ex Gkn.
Le tute blu si riferiscono alla proposta di legge regionale per la ’Costituzione e funzionamento di consorzi di sviluppo industriale finalizzati alla realizzazione di poli di eccellenza nel settore della mobilità alternativa e delle rinnovabili. Strumenti per il sostegno al recupero cooperativistico d’impresa e del tessuto economico e sociale del territorio’.
Un documento che la Rsu ha inviato "al gruppo consiliare regionale di maggioranza" oltre un mese e mezzo fa.
"Si sono susseguiti svariati appelli a prenderla in considerazione – di ricercatori, accademici, ex consiglieri regionali – nonché di Rsu della stessa Regione Toscana e Arpat. C’è stata una mozione di invito a discutere di una ’legge per una fabbrica socialmente integrata’ trasmesso dal Comune di Firenze alla Regione" sostiene la Rsu ex Gkn che ritiene fondamentale tale legge per poi procedere alla reindustrializzazione dal basso della fabbrica campigiana.
Mazzeo, dunque, non si sottrae, al confronto. "Anche in questa occasione, come presidente del Consiglio regionale, sarò pronto a portare avanti le iniziative che saranno presentate in assemblea legislativa dai gruppi consiliari" dice dichiarandosi pronto a portare "all’attenzione della conferenza dei capigruppo quella proposta di legge", forse già martedì o comunque in tempi brevi, "sempre con l’obiettivo che è ormai diventata un’ossessione: costruire lavoro sicuro e ben retribuito".
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